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Il Ritorno di ‘Let It Be’ dei Beatles su Disney+: Una Nuova Vita per il Documentario Cult
Dopo oltre mezzo secolo di assenza dagli schermi, il documentario ‘Let It Be’ dei Beatles, che testimonia gli ultimi giorni della band più influente del XX secolo, sta per fare il suo ritorno. Previsto per l’8 maggio su Disney+, il film diretto da Michael Lindsay-Hogg, offre un ritratto intimo e a tratti doloroso del dissolvimento del gruppo, immortalato poche settimane prima dell’annuncio ufficiale della fine dei Beatles da parte di Paul McCartney. Un evento storico che non vide nemmeno la presenza dei membri della band alla sua prima nel maggio del 1970, tanta era la tensione e il disappunto tra di loro.
Per anni, la visione di questo documentario è stata relegata ai ricordi di chi aveva avuto la fortuna di vederlo al cinema o di possederne una copia. Tuttavia, il regista neozelandese Peter Jackson, famoso per la trilogia del ‘Signore degli Anelli’, ha intrapreso la missione di restaurarlo, dopo aver lavorato minuziosamente su 60 ore di filmati inediti per la sua docuserie ‘Get Back’. Jackson, sebbene inizialmente titubante riguardo al progetto, ha rivelato di aver scoperto un vero e proprio tesoro durante il suo lavoro, ribaltando completamente la narrazione intorno al film originale.
La Difesa di ‘Let It Be’ e la Visione di Peter Jackson
Michael Lindsay-Hogg ha sempre difeso il suo lavoro, sostenendo che la percezione negativa di ‘Let It Be’ derivasse principalmente dal contesto temporale della sua uscita, subito dopo lo scioglimento dei Beatles. Contrariamente a quanto molti pensano, il film è permeato di momenti di gioia, spirito di collaborazione e scene divertenti, culminanti con l’iconico concerto sul tetto di Apple Corps a Londra. Questo evento segnò la prima esibizione pubblica del gruppo dopo tre anni di assenza dalle scene, rivelando una band che, nonostante le difficoltà, cercava ancora di trovare un accordo.
La visione di Jackson, che ha avuto l’opportunità di esplorare in profondità il materiale archiviato dei Beatles, ha contribuito a gettare una nuova luce su ‘Let It Be’. L’intervento del regista non solo ha permesso di restaurare il film ma di integrarlo perfettamente nella narrazione più ampia della sua docuserie ‘Get Back’. Jackson stesso ha affermato: «Ho sempre pensato che ‘Let It Be’ fosse necessario per completare la storia di ‘Get Back’». Questa dichiarazione sottolinea come i due progetti, pur essendo distinti, si completino a vicenda, offrendo una visione complessiva e dettagliata della dinamica interna e delle sfide che i Beatles hanno affrontato nelle loro ultime fasi come band.
L’Ultima Parola a ‘Let It Be’
Il restauro e la riedizione di ‘Let It Be’ non rappresentano solamente un’occasione per i fan dei Beatles di rivivere uno dei momenti più controversi e discussi della storia della musica attraverso una qualità visiva e sonora ineguagliabile. Rappresentano anche un’opportunità di riscrittura della storia, offrendo una nuova prospettiva su quelle che furono realmente le dinamiche interne al gruppo durante quei giorni tumultuosi.
La collaborazione tra Peter Jackson e Michael Lindsay-Hogg ha permesso di completare un racconto iniziato cinque decenni fa, arricchendolo di nuovi dettagli e sfumature. La versione restaurata di ‘Let It Be’ su Disney+ non sarà solo un viaggio nostalgico per gli amanti dei Beatles ma anche un’importante testimonianza culturale che svela la complessità e l’umanità di quattro artisti al culmine della loro carriera, nel bel mezzo di uno dei più significativi cambiamenti nella storia della musica popolare del XX secolo. La decisione di Jackson di dare ‘l’ultima parola’ a ‘Let It Be’ è un gesto di omaggio al lavoro di Lindsay-Hogg e una conferma del valore intrinseco di questo documento storico, ora disponibile a un pubblico globale.
Con l’uscita imminente di ‘Let It Be’ su Disney+, si apre un nuovo capitolo nella lunga storia dei Beatles, offrendo agli spettatori di tutte le età la possibilità di scoprire o riscoprire i momenti finali di una band che ha definito un’epoca e la cui musica continua a influenzare generazioni di artisti e fan in tutto il mondo.