Gli Usa movimentano il “porto mobile” per Gaza
La Seventh Transportation Brigade americana si prepara a realizzare un porto galleggiante lungo la costa della Striscia di Gaza per agevolare l’arrivo di aiuti umanitari. La nave americana Frank S. Besson, con i materiali e i soldati necessari, è in viaggio verso il Mediterraneo orientale, ma il progetto ha sollevato dubbi e incertezze. Secondo le indiscrezioni, si prevede la costruzione di un molo mobile lungo 500 metri per lo sbarco dei carichi provenienti da Cipro, un’operazione che non manca di sfide e criticità.
Condizioni meteo e criticità sulla costa di Gaza
Esperti evidenziano come le condizioni meteorologiche avverse possano complicare la costruzione del porto galleggiante lungo la costa di Gaza. La mancanza di ripari naturali come baie o golfi rappresenta un problema aggiuntivo, aumentando le difficoltà logistiche del progetto. Inoltre, la questione della sicurezza si pone come una delle principali preoccupazioni, considerando il contesto di conflitto e le minacce terroristiche presenti nella regione.