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Mark Knopfler e il ritiro dai tour mondiali: una scelta di pace
La leggenda del rock Mark Knopfler, a quasi tre quarti di secolo di vita e a quarantasei anni dal lancio del suo primo disco contenente la celebre ‘Sultans of Swing’, ha deciso di dire addio ai tour mondiali. Questa scelta, annunciata con serenità, non sembra derivare da una mancanza di passione per la musica o per la performance live, bensì da un desiderio di vivere la sua arte con meno frenesia. Conosciuto per la sua tecnica chitarristica unica, che non prevede l’uso del plettro, e per la sua natura riservata, tanto da essere soprannominato ‘l’uomo tranquillo del rock’, Knopfler si è guadagnato un posto d’onore nel panorama musicale mondiale.
Il suo annuncio non significa un ritiro dalle scene musicali. Al contrario, il cantante britannico prevede di dedicarsi alla registrazione di nuovi album e alla composizione di colonne sonore, come quella apprezzata di ‘Sesso e potere’, film del 1998 con Dustin Hoffman e Robert De Niro. Tuttavia, ha espressamente dichiarato di voler lasciare alle spalle il ‘gigantesco carrozzone’ dei tour che attraversano i continenti, una decisione che riflette un cambiamento nell’industria musicale, dove, secondo le sue parole, ‘le carriere diventano sempre più corte, durano due anni’.
La musica, una passione in continua evoluzione
Nonostante il passo indietro dalla scena dei tour globali, Knopfler non ha perso il suo amore per la musica e la creazione artistica. ‘Ultimamente il mio stile è peggiorato. Amo la chitarra per scrivere ma non voglio essere un virtuoso’, ha dichiarato, sottolineando come ogni nota suonata sia al servizio delle canzoni. Questa umiltà e dedizione al craft traspare chiaramente dal suo approccio alla musica, considerata come un’entità viva che necessita attenzione e cura per poter prosperare.
La critica alla discografia e all’industria dello spettacolo emerge nelle sue parole quando parla dei ‘soldi facili’ promessi ai giovani artisti, evidenziando una realtà in cui il talento viene spesso consumato senza scrupoli. Questo punto di vista è condiviso da molti all’interno dell’industria, che vedono nella sua scelta un atto di coraggio e una presa di posizione contro le dinamiche predatorie del settore.
L’eredità di Knopfler e il futuro della musica
La decisione di Mark Knopfler di ritirarsi dai tour mondiali non segna la fine della sua influenza nel mondo della musica. La sua eredità, rappresentata non solo dai successi con i Dire Straits ma anche dalla sua carriera solista, continua a ispirare musicisti e fan. La sua capacità di adattare la sua musica a diverse interpretazioni e il rifiuto di riformare i Dire Straits per una mera competizione di popolarità dimostrano una maturità artistica e personale che va oltre il successo commerciale.
Il suo interesse per l’esplorazione di nuove frontiere musicali e la sua attenzione alla memoria e alla tradizione si combinano in un equilibrio che pochi artisti riescono a mantenere. ‘Non si può mai smettere di cercare il nuovo’, dice Knopfler, sottolineando l’importanza della crescita e dell’evoluzione continua nel campo artistico. La sua visione della musica, come di un viaggio senza fine alla ricerca della bellezza e dell’innovazione, resterà un punto di riferimento per le future generazioni di musicisti.
La scelta di Mark Knopfler di concentrarsi su progetti più intimi e personali, lontani dal caos dei tour mondiali, riflette un desiderio di autenticità e di fedeltà ai propri valori artistici. In un mondo dove la musica è spesso vista come merce, la sua è una voce che ricorda l’importanza dell’integrità e della passione per l’arte. La sua musica, come le canzoni dell’arrivederci di cui parla con un sorriso, continuerà a vivere e a influenzare, dimostrando che l’essenza della vera arte risiede nella capacità di lasciare un segno indelebile nel tempo.