![La Croazia al bivio politico: il futuro incerto tra centrodestra e centrosinistra 1 20240418 134838](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240418-134838.webp)
La Croazia al bivio politico: il centrodestra vince ma senza maggioranza
La scena politica croata si trova di fronte a un nuovo orizzonte dopo le recenti elezioni parlamentari, dove l’Unione democratica croata (HDZ), partito di centrodestra al potere, ha ottenuto una vittoria parziale. Con il 34% dei voti, l’HDZ ha assicurato 60 seggi, sei in meno rispetto al precedente scrutinio del 2020, posizionandosi sotto la soglia necessaria per formare un governo autonomo in un parlamento composto da 151 seggi.
Il primo ministro uscente, Andrej Plenković, alla guida dell’HDZ e del governo croato per due mandati consecutivi, ha annunciato di voler avviare trattative con altre forze politiche per la formazione di una coalizione. Tra i potenziali alleati si segnalano il Movimento Patriottico (DP) di destra nazionalista e il partito ultraconservatore Ponte (Most), entrambi con una rappresentanza significativa in parlamento.
L’opposizione in crescita e il ruolo inaspettato di Milanović
Al secondo posto si posizionano i Socialdemocratici (SDP), principale partito di centrosinistra, guidati dal presidente della Repubblica, Zoran Milanović, che ha raccolto il 25% dei voti e conquistato 42 seggi, migliorando di una unità il risultato delle elezioni del 2020. Milanović, già primo ministro dal 2011 al 2016 e presidente dal 2020, ha lanciato la sua candidatura a primo ministro soltanto poche settimane prima del voto, una mossa che ha scosso lo scenario politico croato.
La popolarità di Milanović e il suo attacco frontale all’amministrazione di Plenković, accusata di corruzione, hanno innescato un dibattito acceso. Nonostante le sue critiche e una campagna elettorale dinamica, la Corte Costituzionale ha escluso la sua candidatura, sostenendo che avrebbe dovuto dimettersi da presidente per concorrere. Milanović ha respinto tale richiesta, denunciando una connivenza fra la corte e il sistema di potere, ma nonostante ciò, l’SDP ha deciso di non presentarlo ufficialmente come candidato.
Il futuro politico della Croazia: tra Europa e posizioni nazionali
Andrej Plenković e l’HDZ si sono distinti per un impegno verso l’integrazione europea della Croazia, con l’adozione dell’euro come moneta ufficiale dall’inizio del 2023 e l’ingresso nell’area Schengen. Queste mosse hanno rafforzato la posizione del paese nell’Unione Europea, distinguendo il cammino croato rispetto ad altre nazioni del blocco.
Zoran Milanović, dal canto suo, ha mostrato una linea politica meno convenzionale per un leader di centrosinistra, esprimendo in varie occasioni posizioni favorevoli alla Russia e critiche verso la NATO. Queste dichiarazioni lo hanno posizionato come una figura di spicco per una parte dell’elettorato croato incline a guardare verso Est, in un momento storico in cui le alleanze geopolitiche sono in rapido mutamento.
I possibili scenari post-elettorali
La vittoria dell’HDZ, sebbene non abbastanza ampia da garantire una maggioranza assoluta, apre la strada a negoziati complessi per la formazione del prossimo governo croato. L’attenzione è ora rivolta alle possibili alleanze che Plenković riuscirà a forgiare, in particolare con i partiti di destra e ultraconservatori che potrebbero svolgere un ruolo chiave nella creazione di un terzo governo sotto la sua leadership.
La situazione politica in Croazia riflette le tensioni e le sfide che molti paesi europei stanno affrontando, tra il consolidamento dell’integrazione continentale e il risveglio di sentimenti nazionalisti e sovranisti. La direzione che prenderà la Croazia nei prossimi anni sarà cruciale non solo per la sua politica interna ma anche per il suo posizionamento nel contesto europeo e internazionale.
Il risultato delle elezioni evidenzia una nazione divisa e un panorama politico in bilico, con un governo che dovrà navigare tra le aspirazioni europeiste e le pressioni interne di chi cerca risposte alternative all’ordine geopolitico attuale. La formazione del nuovo esecutivo e le politiche che adotterà saranno determinanti per il futuro della Croazia, in un’epoca di trasformazioni e sfide globali.