Claudio Borghi e il Dossieraggio: Un Attacco alla Democrazia
Claudio Borghi, economista della Lega, ha espresso preoccupazione riguardo alle pratiche di dossieraggio che stanno emergendo: “L’accesso illegittimo alle banche dati «devasta la democrazia, non solo le persone». Questo fenomeno minaccia non solo la privacy individuale, ma il fondamento stesso della democrazia”. Borghi sottolinea come tali azioni possano scoraggiare individui validi dall’entrare in ambiti politici: “Se una persona sa che appena si avvicina a noi, si troverà sotto indagine, preferisce rinunciare”.
Borghi solleva un interrogativo cruciale riguardo ai possibili mandanti di tali pratiche: “Chi sono i mandanti di questi accessi illegali, che sembrano focalizzarsi in particolare sulla Lega?”. L’economista invita a considerare la questione in modo più ampio, ipotizzando un simile scenario in un contesto diverso: “Se, ai tempi di Berlusconi, fosse emerso che giornalisti del Giornale compivano accessi illeciti per dossier su esponenti di sinistra, ci si sarebbe chiesti chi fosse dietro tutto ciò?”.
Competizione Politica e Mentalità Antidemocratica
In risposta alle ipotesi sul possibile coinvolgimento di politici di centrodestra in queste pratiche, Borghi evidenzia un’importante questione di mentalità politica: “C’è una certa mentalità, spesso riscontrabile a sinistra, che interpreta la competizione politica in modo estremamente spregiudicato”. Questo approccio, secondo l’economista, non si limita al mondo politico, ma si estende anche ad altri ambiti: “Si nota in varie sfere, persino tra gli artisti che non fanno parte della sinistra dominante. Un’eccessiva militanza porta a un clima in cui ogni azione diventa un’arma per denigrare gli avversari, avvicinandosi a una lotta antidemocratica”.
Sull’importanza del ruolo dei giornalisti nella società, Borghi commenta: “Il compito dei giornalisti non è solo quello di cercare e pubblicare notizie, ma anche di discernere tra informazioni rilevanti e mere segnalazioni”. L’economista sottolinea come la distorsione dell’informazione possa danneggiare gravemente la reputazione delle persone coinvolte: “Partendo da informazioni prive di fondamento, si costruiscono narrazioni diffamatorie che vengono amplificate dai media, alimentando un circolo vizioso di potere e manipolazione”.