Big Mama: Tra la Musica e la Speranza
Big Mama, conosciuta artisticamente come Marianna Mammone, ha affrontato una battaglia contro il linfoma di Hodgkin, un tumore maligno del sangue, nel corso del 2020. Durante il difficile percorso della chemioterapia, ha trovato conforto e ispirazione nella creazione musicale. ‘Senza la chemio sarei morta. Registrai questa canzone in presa diretta con il pianoforte’, rivela Big Mama. La musica è diventata il suo rifugio, la sua medicina personale, nonostante le prove dolorose dell’anno precedente.
In un’intervista al Messaggero, Big Mama condivide il significato profondo dietro la sua ultima canzone, ‘Veleno’, creata durante i momenti più bui della sua lotta contro la malattia. Ammette apertamente come l’eliminazione da Sanremo Giovani abbia scatenato in lei dubbi e insicurezze profonde: ‘Ho iniziato un percorso psicologico per riprendermi. Mi ero convinta di non valere abbastanza.’ Il suo nuovo album, intitolato ‘Sangue’, rappresenta una testimonianza musicale della sua esperienza di vita e di resilienza.
Un Viaggio Musicale di Emancipazione
Attraverso le parole delle sue canzoni, Big Mama racconta apertamente la sua battaglia con la chemioterapia e la scoperta della propria identità sessuale. Versi come ‘Ti ricordi quando tu mi cullavi? / Mo’ c’hai una figlia con ‘sti tubi collegati’ testimoniano la sua lotta e la sua vulnerabilità durante il percorso di guarigione. In un altro brano, si apre sul tema della sua bisessualità, rivelando: ‘Ho sempre avuto paura di nascondere la mia sessualità, essendo cresciuta in un piccolo paesino. Ma nel momento in cui l’ho scoperta mi sono sentita la più libera in assoluto.’
Big Mama condivide anche il suo percorso di crescita e di accettazione, confessando di essersi avvicinata alla sfera sessuale fin da giovane: ‘Prendevo il pc di mio padre e andavo sui siti porno. Ricordo che le immagini che guardavo erano prevalentemente femminili. Solo che avevo paura dei giudizi.’ La sua musica diventa uno strumento di liberazione e di autenticità, rompendo tabù e sfidando pregiudizi. Nelle sue parole, emerge una critica agli autori omosessuali che propagano testi omofobi e transfobici, sottolineando il conflitto interiore che spesso si nasconde dietro tali comportamenti: ‘Quando parli di qualcosa, è perché in qualche modo ti fa male. Forse non sei capace di accettarti. Non voglio fare outing a nessuno, ma è così.’