La vittoria degli ultraconservatori in Iran
La maggioranza dei seggi ai candidati ultraconservatori. Lunedì 4 marzo, in Iran, sono stati annunciati i risultati delle recenti elezioni per il Parlamento e l’Assemblea degli Esperti. Con 61 milioni di elettori chiamati a votare tra ben 15mila candidati, l’esito ha sancito la vittoria degli ultraconservatori nelle due istituzioni chiave della Repubblica Islamica.
Elezioni legislative e Assemblea degli Esperti
Secondo quanto dichiarato dal portavoce del comitato elettorale, Mohsen Eslami, ‘L’elezione degli 88 membri dell’Assemblea degli Esperti è stata completata in tutte le 31 circoscrizioni’. Per quanto riguarda il Parlamento, su 290 candidati, sono stati eletti in 245 seggi. I restanti 45 seggi richiederanno un ballottaggio successivo, previsto per aprile o maggio, vista l’assenza di un vincitore con il 20 per cento dei voti.Attualmente, il Parlamento iraniano conta 18 politici favorevoli alle riforme, insieme a 38 membri identificati come indipendenti. Tra i neo-eletti, solamente 11 sono donne, contribuendo ad un totale di 16 presenze femminili all’interno dell’assemblea legislativa del Paese.
Disapprovazione e malcontento popolare
Precedentemente alle elezioni, secondo la società di analisi Gallup, il 52 per cento della popolazione iraniana non approvava la leadership nazionale. Questo dissenso è stato motivato sia dalla gestione critica della crisi economica e sanitaria legata al Covid-19, sia dalle posizioni internazionali adottate dal governo. Gallup ha sottolineato che la popolazione iraniana ha manifestato dissenso per il supporto dato alla Russia nel conflitto ucraino e per le crescenti tensioni con le potenze occidentali riguardanti il programma nucleare. Gli analisti temono che queste elezioni possano trasformarsi in un ‘manifesto del malcontento popolare’. I dati mostrano che il 61 per cento degli under 30 e il 43 per cento dei giovani tra i 15 e i 29 anni hanno espresso disapprovazione verso la leadership attuale, con una percentuale significativa che desidera addirittura emigrare definitivamente dall’Iran.