Incontro al Tribunale: Bugo e Morgan, la discordia post-Sanremo continua
È all’interno delle mura del tribunale di Imperia che si è consumato l’ultimo atto della querelle tra Morgan e Bugo, due protagonisti del discusso episodio che, durante la 70esima edizione del Festival di Sanremo, ha visto l’interruzione in diretta della loro esibizione. I due artisti si sono ritrovati faccia a faccia per la prima volta dopo quattro anni, in occasione del processo per diffamazione scaturito dalla famigerata lite sanremese. Una scena che ha riacceso i riflettori su un dissapore ancora irrisolto che, dopo essersi protratto attraverso scontri virtuali, trova ora palcoscenico in aula giudiziaria.
Il Sanremo del “Dov’è Bugo?”
Le immagini di Bugo che abbandona il palco dell’Ariston, lasciando Morgan da solo con una versione modificata del brano “Sincero“, hanno segnato la storia della kermesse canora, generando una delle più grandi controversie televisive degli ultimi anni. Il gesto, che ha portato alla squalifica del duo, ha dato il la a una serie di schermaglie mediatiche tra i due artisti. Nonostante il tempo trascorso, il desiderio di risolvere la questione sembra essere tutt’altro che sopito, come dimostra il recente incontro forzato dalle circostanze legali.
Un incontro senza conciliazioni
Il confronto in tribunale si è svolto sotto lo sguardo attento della giudice Marta Maria Bossi e del pm Andrea Pomes, ma non ha prodotto un riavvicinamento tra i due cantanti. Anzi, l’incontro è stato caratterizzato da una distanza marcata, tanto che i due non si sono nemmeno salutati. Morgan, nome d’arte di Marco Castoldi, ha espresso il suo disappunto per l’accaduto: “Bugo non mi ha nemmeno salutato e questo la dice lunga sulle nostre posizioni. Da una parte c’è la mia posizione umana e dialogante assolutamente normale, dall’altra parte c’è qualcosa di un po’ inquietante,” ha dichiarato l’artista.
Rifiutate le scuse e il risarcimento
Nel corso dell’udienza, Morgan ha rinnovato le sue scuse precedentemente espresse su un noto quotidiano nazionale, ma queste sono state nuovamente respinte da Cristiano Bugatti, in arte Bugo. L’offerta di un risarcimento di 3.000 euro, proposta dalla difesa di Morgan come gesto conciliatorio, non è stata accettata dal cantante novarese. Il legale di Morgan ha cercato di contestualizzare l’offerta all’interno del processo in corso: “Abbiamo due giudizi paralleli, c’è un giudizio civile che riguarda il cambio testi e violazioni dei diritti d’autore, quello che lui narrava oggi, ma qui siamo per delle espressioni che lui asserisce diffamatorie, che noi abbiamo contestualizzato con produzioni di video integrali di quelle interviste, che a nostro avviso non sono diffamatorie. Ritenevamo questa offerta congrua proprio in proporzione a quello che era il contesto di riferimento in cui sono state stato dette,” ha spiegato l’avvocato.
Un processo ancora aperto
La tensione in aula è stata palpabile e, in alcuni momenti, ha richiesto l’intervento della giudice per riportare l’ordine durante gli interventi di un visibilmente irritato Castoldi. La situazione non ha trovato una definitiva risoluzione e la vicenda giudiziaria tra i due artisti è destinata a proseguire. La curiosità ora si concentra sul prossimo appuntamento in aula, fissato per il 30 aprile, data in cui si attendono ulteriori sviluppi.
Il dibattito che segue la controversia di Sanremo 2020 non si esaurisce dunque nei confini del piccolo schermo o delle piattaforme social, ma continua a generare interesse per le implicazioni legali e personali che coinvolgono due figure di spicco del panorama musicale italiano. Nell’attesa del prossimo capitolo di questa vicenda, resta da chiedersi se sarà la legge a mettere un punto finale al disaccordo o se, in qualche modo, si troverà spazio per un dialogo costruttivo lontano dalle aule di tribunale.
Foto Credits: Corriere.it