Arezzo dice no al concerto del trapper Simba La Rue
Arezzo si è unita a Castiglion Fiorentino nel respingere il concerto del trapper Simba La Rue, coinvolto in controversie tra bande di trapper in Lombardia. L’artista, nonostante sia popolare tra i giovani, ha suscitato disapprovazione per il suo contenuto controverso. Inizialmente previsto a Castiglion Fiorentino il 10 febbraio, il concerto è stato spostato al Centro Affari di Arezzo dopo il diniego del Comune.
Il vicesindaco di Arezzo, Lucia Tanti, ha sottolineato che la decisione di respingere l’evento non è stata solo dovuta alla mancata formalizzazione della richiesta da parte dell’organizzatore, ma anche alla personalità indesiderata di Simba La Rue per la città. Tanti ha criticato i testi dell’artista definendoli “violenti, misogini, aggressivi, ignoranti, indecenti”, in netto contrasto con i valori e la civiltà aretina. Ha inoltre invitato gli imprenditori del settore dello spettacolo a non supportare eventi di tale natura, sottolineando l’importanza della decenza nell’ambito culturale.
La posizione di Lucia Tanti
Lucia Tanti ha espresso chiaramente la sua posizione riguardo alla presenza di Simba La Rue ad Arezzo, evidenziando la necessità di mantenere standard di decenza e rispetto nella scelta degli artisti che si esibiscono nella città. La sua critica si è concentrata sulla natura violenta e incoerente dei messaggi veicolati dall’artista, sottolineando l’importanza di valorizzare talenti italiani capaci di esprimere la complessità dell’animo umano in modo positivo.
La riflessione di Tanti riguarda non solo la sfera artistica, ma si estende al concetto di responsabilità sociale e culturale che ogni evento pubblico porta con sé. La scelta di respingere Simba La Rue rappresenta quindi un’azione volta a preservare l’immagine e i valori di Arezzo, offrendo al contempo supporto e visibilità ad artisti locali che incarnano principi di rispetto e decoro.