Il fascino senza tempo di Hayao Miyazaki secondo Toshio Suzuki
In un’epoca dominata dalla tecnologia e dall’innovazione digitale, il mondo dell’animazione tradizionale continua a resistere grazie a maestri dell’arte come Hayao Miyazaki. Il co-fondatore dello Studio Ghibli, Toshio Suzuki, ha recentemente condiviso riflessioni profonde sul lavoro del regista e sul futuro dell’animazione. In un video diffuso da GKIDS, distributore statunitense dello Studio Ghibli, Suzuki ha espresso le sue considerazioni in vista della cerimonia degli Oscar, dove “Il ragazzo e l’airone” potrebbe seguire le orme del successo ottenuto con il Golden Globe.
Un’ispirazione quotidiana: l’airone nel giardino di Miyazaki
La geniale mente di Miyazaki ha trovato ispirazione proprio nel suo giardino, dove un airone ha iniziato a fare delle comparse quotidiane. “Ho sentito dalla moglie di Hayao Miyazaki che c’erano questi avvenimenti quotidiani”, ha raccontato Suzuki, descrivendo come la presenza dell’uccello abbia influenzato il regista. Miyazaki ha visto in queste visite un simbolismo profondo, tanto da decidere di rendere l’airone un accompagnatore chiave del protagonista nel suo film.
“Una sorta di autobiografia”: il film come specchio di una vita
Il progetto è stato definito da Miyazaki come “una sorta di autobiografia”, coprendo l’arco della sua esistenza e includendo persone significative del suo percorso personale e professionale. Suzuki svela: “Naturalmente mi sarei presentato da qualche parte, ho pensato. Ma non mi sarei mai aspettato di avere un ruolo così importante.” La scoperta di essere stato rappresentato dall’airone nel film è stata per lui una sorpresa che ha rivelato lo spirito di osservazione del regista.
Il ritratto di una collaborazione: Suzuki e Miyazaki
Il film, che segna il ritorno di Miyazaki dopo un decennio, è un affresco di relazioni e dinamiche personali. La sinergia tra il protagonista Mahito e l’airone, infatti, rispecchia il rapporto tra Suzuki e Miyazaki stesso. “Era come osservare me stesso dall’esterno, il che era piuttosto divertente da vedere”, ha commentato Suzuki, evidenziando come l’accuratezza di Miyazaki sia stata in grado di catturare l’essenza delle loro interazioni reali.
Un successo annunciato e una nuova metodologia di lavoro
La popolarità del film non ha sorpreso Suzuki, che si aspettava l’interesse del pubblico data la lunga attesa per una nuova opera di Miyazaki. Le reazioni in Giappone sono state particolarmente intense, con molti spettatori che hanno espresso il desiderio di vedere l’opera più volte per coglierne tutte le sfumature. “Apparentemente non puoi capire tutto semplicemente guardandolo una volta”, ha asserito Suzuki, riprendendo le parole degli appassionati. L’atmosfera durante la produzione del film ha visto un Miyazaki più comunicativo e allegro, diverso dal suo solito approccio solitario e intenso al lavoro.
L’arte oltre la tecnica: il futuro dell’animazione
Quando si parla del futuro dell’animazione, Suzuki è chiaro: la qualità artistica è imprescindibile, a prescindere dal mezzo utilizzato. “Devi avere attitudine artistica, altrimenti non riuscirai a fare niente di buono”, ha dichiarato. Nonostante riconosca il valore aggiunto che la computer grafica (CG) può portare, sostiene che ci sono alcune rappresentazioni che solo il disegno a mano può realizzare. “Il modo in cui un essere umano appariva agli occhi di un uccello, potevi farlo solo a mano”, ha esemplificato, sottolineando la peculiarità e l’irripetibilità dell’animazione tradizionale.
La fiducia nell’umanità: il segreto del successo dei film Ghibli
Il successo internazionale dei film di Studio Ghibli, secondo Suzuki, risiede nella loro capacità di mostrare fiducia nell’umanità. La collaborazione tra lui e Miyazaki è stata intensa e faticosa, con discussioni che si protraevano per ore, privandolo persino del sonno. “Sono davvero stanco oggi… sono esausto… queste gambe non sono fatte per camminare”, ha concluso con un tocco di leggerezza, sottolineando l’arduo lavoro che sta dietro alle opere amate da milioni di spettatori in tutto il mondo.
Attualmente, l’industria dell’animazione si trova a un bivio tra il mantenimento della tradizione e l’abbraccio delle nuove tecnologie. Mentre gli occhi sono puntati sulle future direzioni che questa arte prenderà, le parole di Toshio Suzuki ci ricordano che, al centro di tutto, resta l’incrollabile passione e la dedizione degli artisti che plasmano i sogni sulla tela dell’immaginazione.
Foto Credits: Blogo.it