Il fascino storico di Antonio Marras illumina la Milano Fashion Week
La Milano Fashion Week ha inaugurato le sue passerelle con uno spettacolo che ha unito moda e storia, grazie all’interpretazione unica di Antonio Marras. L’Autunno-Inverno 2024 del designer sardo ha reso omaggio a una figura emblematica: la principessa medievale Eleonora d’Arborea. Marras ha trasportato gli spettatori indietro nel tempo, fino alla fine del 1300, per celebrare la donna che ha promulgato la Carta de Logu, un’opera giuridica che, ancora oggi, sorprende per la sua modernità in tema di diritti delle donne. ‘Le parole sfilano in passerella, impresse sui visi o ricamate sui capi’, ha commentato il designer, parlando dei suoi abiti arricchiti con broccati, damaschi floreali e dettagli luminosi in oro.
Diesel e la rivoluzione digitale in passerella
La casa di moda Diesel ha rivoluzionato il concetto di sfilata, proponendo un evento dal forte impatto democratico. La sorpresa era stata anticipata tramite una serie di dirette Instagram sul profilo ufficiale del brand, che ha rivelato la preparazione di un show unico. Il colpo di scena è arrivato con la presenza di migliaia di volti, collegati via Zoom da ogni angolo del pianeta, che hanno fatto da cornice alla presentazione delle nuove variazioni di denim. Questa iniziativa, nata dal sorteggio di e-ticket sul sito di Diesel, ha rappresentato un vero e proprio ponte tra la moda e l’era digitale.
Fendi: un equilibrio di stili sotto la guida di Kim Jones
Nella collezione Fall-Winter di Fendi, Kim Jones ha dimostrato di saper maneggiare con maestria un mix di suggestioni che abbracciano l’archivio del marchio dell’anno 1984 e l’atmosfera londinese dello stesso periodo. Jones ha abilmente unito tocchi di jap-style a elementi di utilitywear, trovando un equilibrio che ha reso la collezione una delle più rilevanti e apprezzate. Il gioco di proporzioni e colori, definito da alcuni critici come ‘un equilibrio perfetto’, ha confermato l’abilità del designer nell’innovare mantenendo un legame con il passato.
Marco Rambaldi tra moda e impegno civico
La visione di Marco Rambaldi si è distinta per il suo spirito di libertà e inclusività, valori spesso citati ma raramente incarnati appieno. La sua collezione Autunno-Inverno 2024, intitolata ‘Memento Amori’, invita a liberarsi dalle convenzioni sociali e a concentrarsi su ciò che può realmente portare cambio nella società e nella vita individuale. Nel contesto della sfilata, Rambaldi ha sottolineato l’importanza della partecipazione al voto per le prossime elezioni europee, decorando la location con manifesti che richiamano valori come inclusività e parità dei diritti. ‘Credere in valori come inclusività, parità dei diritti, amore, natura, sostenibilità, educazione e bellezza può aiutare a fare davvero la differenza’, ha dichiarato il designer.
Del Core e l’arte del tessuto in movimento
Le creazioni presentate da Del Core per la collezione Autunno-Inverno 2024 hanno affascinato per i loro equilibri e proporzioni che sembrano danzare, creando giochi di tessuto che avvolgono o rivelano il corpo. La collezione si caratterizza per la combinazione di morbidezza e dettagli appuntiti, di colori naturali con accenti più vividi, in un contrasto che ha colpito la critica per la sua cruda delicatezza.
Alberta Ferretti: la materia come essenza della moda
L’Autunno-Inverno 2024 di Alberta Ferretti ha messo al centro lo studio dei materiali, giocando con spessori, intrecci e volumi che convivono armoniosamente nella stessa collezione. La seta incontra il montone, le paillettes si alternano al tweed, la pelle si combina con la lana pesante, il tutto sottolineando silhouette femminili e contemporanee che non passano inosservate agli occhi degli esperti e degli appassionati di moda.
La rivisitazione di Etro per mano di Marco De Vincenzo
Marco De Vincenzo si è rivelato una scelta azzeccata per il brand Etro, riuscendo a fondere la storia del marchio con la contemporaneità. Gli elementi distintivi dell’etichetta, come le stampe e la ricerca dell’elemento etnico, sono stati reinterpretati con una freschezza che ha fatto emergere le anime dei capi come viaggiatori di lungo corso. La cultura, sia quella appresa vivendo nel mondo sia quella necessaria per creare una storia di significato, è stata l’elemento portante di una collezione che ha brillato per coerenza e originalità.
La Milano Fashion Week Autunno-Inverno 2024 si è rivelata un palcoscenico in cui la storia, l’innovazione digitale, l’equilibrio di stili, l’impegno civile e la ricerca materica si sono intrecciati, dando vita a collezioni che non solo definiscono le tendenze della prossima stagione, ma raccontano anche storie profonde, di moda e di società.
Foto Credits: Grazia.it