Dargen D’Amico: L’assoluzione della Rai e il silenzio rotto su Gaza
Dargen D’Amico torna in televisione in seguito al controverso episodio a Domenica In con Mara Venier, dove il cantante fu interrotto durante un discorso sull’apporto degli immigrati in Italia. In un’intervista a Di Martedì su La7, D’Amico affronta il tema della presunta censura, dichiarando: ‘Non direi, in fondo avevo già sviluppato buona parte del mio ragionamento’. Pur avendo declinato l’invito a tornare su Rai Uno, il cantante non si sente vittima di censura, ma sottolinea la difficoltà di affrontare certi argomenti in pubblico.
Il silenzio sui bambini di Gaza e la presunta correzione della Rai
Nel corso dell’intervista, D’Amico evidenzia l’importanza di rompere il silenzio riguardo ai bambini massacrati, sottolineando che ‘il silenzio complice’ lo ha spinto a parlare. Critica il comunicato letto da Mara Venier alla fine della trasmissione per ‘correggere’ la posizione della Rai sul conflitto a Gaza, evidenziando: ‘Sappiamo bene che tutti hanno un padrone, ce lo abbiamo tutti. Ma il mio padrone in questo caso è l’umanità: questo silenzio complice mi ha costretto a parlare’. D’Amico sostiene che le uscite pubbliche di artisti come Ghali abbiano contribuito ad aprire una breccia, facendo emergere la voce delle persone che desiderano un’immediata azione diplomatica dell’Italia.
Durante l’intervista, Giovanni Floris invita D’Amico a concludere il suo discorso sull’immigrazione, ma il cantante viene ringraziato e congedato prima di poterlo fare. D’Amico, sorpreso dalla conclusione rapida, esprime il suo disappunto chiedendo se fosse già tutto finito. Tuttavia, le esigenze della programmazione televisiva richiedono il passaggio alla successiva ospite, l’esponente del PD Elly Schlein, in attesa da diversi minuti per il suo intervento in collegamento dalla Sardegna.