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La Statua della Maternità Trova Casa: Un Tributo alle Donne presso l’Ospedale Mangiagalli
La controversia che ha animato i dibattiti milanesi negli ultimi giorni sembra trovare una risoluzione inaspettata e simbolica. La statua dedicata alla maternità, opera dell’artista Vera Omodeo scomparsa nel 2023, potrebbe presto essere collocata nei giardini dell’ospedale Mangiagalli di Milano. Questa proposta, nata da un’idea di Enrico Mentana e sostenuta dal sindaco di Milano, Beppe Sala, rappresenta una risposta diretta alle polemiche sollevate dalla bocciatura della Commissione preposta, che aveva giudicato l’opera, raffigurante una donna che allatta a seno scoperto, come portatrice di valori ‘rispettabili ma non universalmente condivisibili’.
Il sindaco Sala, attraverso un messaggio su Facebook, ha espresso il proprio entusiasmo per l’idea: «Mentre pensavo» alla decisione della Commissione, «mi ha scritto Enrico Mentana, milanese vero, proponendomi di collocarla alla Mangiagalli, dove lui è nato, come tanti altri milanesi». La scelta dei giardini che circondano l’ospedale Mangiagalli non è casuale, ma intende essere un gesto carico di simbolismo, soprattutto in un periodo in cui il nostro Paese è confrontato con il problema della denatalità.
Un Omaggio ai Sacrifici delle Donne
La nuova collocazione della statua non è soltanto una risposta alle critiche, ma si configura come un vero e proprio omaggio ai sacrifici quotidiani delle donne, spesso non adeguatamente riconosciuti. «Sarebbe anche un omaggio ai sacrifici, non riconosciuti a dovere, che milioni di donne affrontano ogni giorno per crescerci. E questo sì che è un valore universale», ha affermato Sala. La decisione finale riguardo alla nuova collocazione della statua sarà comunque soggetta alla valutazione della commissione, ma l’orientamento del sindaco sembra chiaro e determinato.
La statua, che raffigura la potente immagine di una madre nell’atto di allattare, diventa così emblema di un messaggio più ampio, legato alla maternità, alla vita e alla dedizione incondizionata delle donne nel ruolo di madri. La proposta di collocarla presso l’ospedale Mangiagalli, noto centro di eccellenza per la maternità e l’infanzia, sottolinea ulteriormente questo messaggio, collegando l’arte alla vita quotidiana e ai suoi molteplici significati.
La Statua come Simbolo Universale
La polemica sulla statua ha sollevato questioni importanti riguardo al modo in cui la società percepisce l’allattamento e più in generale la maternità. La decisione iniziale di non approvare la statua per la sua presunta mancanza di valori universali ha generato un dibattito pubblico, che ha visto molti esprimersi a favore della libertà artistica e della necessità di riconoscere e celebrare il ruolo fondamentale delle donne e della maternità nella società.
La scelta di rendere omaggio a queste tematiche attraverso l’arte e nello specifico attraverso una statua collocata in un luogo simbolo della cura e della vita come l’ospedale Mangiagalli, rappresenta un passo importante verso una maggiore sensibilizzazione e apprezzamento del contributo femminile. Il sindaco Sala, con il supporto di figure pubbliche come Enrico Mentana, mira a trasformare una controversia in una celebrazione della vita e dei valori universali di amore e dedizione rappresentati dalla maternità.
La proposta di collocare la statua dell’artista Vera Omodeo presso l’ospedale Mangiagalli non è solo un tributo all’artista scomparsa e alla sua opera, ma diventa un simbolo forte di riconoscimento dei sacrifici e dell’amore incondizionato delle madri. In attesa della decisione definitiva della commissione, la comunità milanese e italiana osserva con interesse questo sviluppo, che potrebbe segnare un momento significativo nella valorizzazione della maternità e nella lotta contro la denatalità nel Paese.