Gli Dei ritornano a Napoli: le meraviglie di San Casciano
Napoli si conferma, ancora una volta, come custode di tesori antichi e misteri da svelare. La mostra ‘Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano’ al Mann ha aperto le sue porte per mostrare al mondo reperti inediti che raccontano storie millenarie. Tra Etruschi e Romani, quattro straordinari reperti provenienti dal territorio dell’antica città-stato di Chiusi si ergono come simboli di un passato affascinante e ricco di mistero. La statua femminile del II secolo a.C., appena restaurata, rappresenta un’orante con le mani protese in preghiera, un’icona di rara bellezza che affascina e stupisce.
Questo reperto, rinvenuto in un contesto di offerte sacre all’interno di una vasca sacra, svela la profonda spiritualità e devozione delle antiche civiltà che abitavano queste terre. Accanto a essa, la base di un donario in travertino con un’iscrizione ‘bilingue’, unico nel suo genere, svela l’interazione tra le culture etrusca e latina presenti in quel luogo. I nuovi bronzi emersi durante la campagna di scavo del 2023, tra cui un misterioso rene miniaturizzato e un pendente a forma di pesciolino in cristallo di rocca, testimoniano le antiche pratiche rituali legate alle terme e alle loro proprietà benefiche. Il passato rivive attraverso queste opere straordinarie, offrendo uno sguardo privilegiato su un’epoca lontana e affascinante.
Un viaggio nel tempo attraverso le meraviglie di Napoli
Le testimonianze rinvenute nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande narrano storie di devozione, cura e mistero. La presenza della statua in marmo dell’Afrodite del tipo di Doidalsas, copia romana di un originale ellenistico, e della statua in bronzo di Apollo scagliante una freccia, ci trasporta direttamente nell’atmosfera magica dell’antica Napoli. Tra i numerosi votivi anatomici presenti, spicca un orecchio in bronzo dedicato alla Fortuna primigenia, insieme a monete romane offerte in età imperiale, simboli di devozione e gratitudine verso le divinità.
La mostra al Mann non è solo un’esposizione di reperti archeologici, ma anche un omaggio alla storia e all’identità delle comunità locali. Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sottolinea l’importanza di mantenere vivo il legame tra le scoperte e il territorio, annunciando l’apertura imminente di un museo a San Casciano per accogliere questi tesori. Curata da Massimo Osanna e Jacopo Tabolli, la mostra rappresenta un tassello fondamentale nella valorizzazione e nella conservazione del nostro patrimonio culturale. I reperti, le iscrizioni, le statue ci parlano di un passato ricco di fascino e di segreti da scoprire, offrendoci uno spaccato unico sulla vita e sulle credenze delle antiche civiltà che hanno abitato queste terre.