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Banksy: tra muri originali e opere espositive
La mostra “Banksy. Painting Walls” a Mestre ha aperto le sue porte al pubblico, presentando tre “muri” originali di Banksy risalenti al periodo tra il 2009 e il 2018, ora parte di collezioni private, insieme a più di 70 altre opere originali. Metamorfosi ha prodotto questa retrospettiva, che sarà accessibile dal 23 febbraio al 2 giugno. Questo evento artistico si propone di immergere il visitatore nell’universo controverso e denunciatorio di Banksy, offrendo spunti di riflessione sulla sua arte, pensata per decorare edifici con un impatto sociale e politico significativo.
La visione curatoriale di Sabina De Gregori
Sabina De Gregori, curatrice dell’esposizione, ha condiviso le sue prime perplessità: “Ero un po’ scettica perché di mostre su Banksy, ce ne sono decine al mondo.” Tuttavia, ha sottolineato la peculiarità di questa mostra grazie alla presenza dei tre muri originali, permettendo ai visitatori di apprezzare da vicino l’autenticità dell’artista e la sua firma. De Gregori ha spiegato: “Le ho volute trattare come tre opere archeologiche”, sottolineando l’importanza di questa prospettiva unica nell’esplorare l’opera di Banksy.Uno dei pezzi più imponenti in mostra è “Season’s Greetings”, un murales di circa sette tonnellate esposto al piano terra di M9. Quest’opera, apparsa nel 2018 a Port Talbot, Galles, in una delle città più inquinate del Regno Unito, rappresenta un ragazzino con le braccia spalancate e la lingua fuori, intento a gustare i “fiocchi di neve” che cadono dal cielo. Tuttavia, ciò che sembrano fiocchi si rivelano essere cenere al passare dell’angolo del muro, proveniente da un bidone dell’immondizia in fiamme, sottolineando il messaggio di Banksy sulla realtà nascosta dietro le apparenze.
La presenza degli artisti urbani veneti
La direttrice di M9, Serena Bertolucci, ha enfatizzato l’importanza di includere artisti urbani locali nella mostra: “Nella scelta curatoriale, abbiamo la fortuna di avere una selezione di street artist locali che contribuiscono ad ampliare la riflessione sui temi dell’esposizione.” Parallelamente alla mostra su Banksy, si tiene “Dialoghi Urbani. Street art vs museo”, una retrospettiva sugli artisti urbani attivi nel Veneto, esposta nel corridoio del secondo piano dell’edificio.Per coinvolgere maggiormente la comunità locale, Bertolucci ha annunciato: “Ogni sabato fino al primo giugno ci saranno esibizioni di street art all’aperto fuori dal museo.” Quest’iniziativa mira a radicare l’evento nel territorio, offrendo agli spettatori la possibilità di connettersi con l’arte urbana in un contesto vivo e dinamico. La presenza degli artisti locali non solo arricchisce la mostra principale ma offre anche una prospettiva più ampia sulla street art e sul suo impatto culturale all’interno della comunità veneta.