La sfida dell’auto elettrica in Germania
Nel panorama automobilistico tedesco, l’auto elettrica sta affrontando una fase critica. BMW, guidata da Oliver Zipse, ha adottato una strategia di “flessibilità produttiva” per adattarsi alla domanda di motori a combustione, ibridi ed elettrici. Questo approccio, inizialmente criticato per la sua prudenza rispetto a concorrenti come Tesla, si sta rivelando efficace in un momento di rallentamento dell’adozione delle vetture elettriche.
Le sfide della domanda elettrica
La situazione della domanda di auto green in Germania non è rosea. Jan Burgard di Berylls Strategy Advisors ha evidenziato che “la domanda di veicoli elettrici non sembra essere positiva quest’anno”. Problemi come la saturazione del mercato di fascia alta e l’offerta limitata nel segmento sotto i 25.000 euro stanno frenando l’entusiasmo iniziale, mentre la carenza di infrastrutture di ricarica adeguate e i prezzi elevati ostacolano una diffusione su larga scala.
Gli incentivi governativi hanno giocato un ruolo chiave nel promuovere il mercato delle vetture elettriche, ma i tagli in Europa e negli Stati Uniti stanno mettendo a dura prova il settore. In Germania, la riduzione degli incentivi potrebbe causare un calo delle vendite del 14% quest’anno, mettendo in discussione il raggiungimento dell’obiettivo di 15 milioni di vetture elettriche senza un impegno rinnovato da parte del governo.
Il ruolo dell’infrastruttura di ricarica
Un elemento fondamentale per il successo delle auto elettriche è l’infrastruttura di ricarica. Il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing, ha presentato un piano di investimenti da 6,3 miliardi di euro per espandere la rete di stazioni di ricarica. Tuttavia, l’avanzamento è più lento del previsto, con soltanto circa 105.000 punti di ricarica pubblici operativi in Germania a settembre dell’anno scorso, molto al di sotto dell’obiettivo di un milione entro il 2030.