Tim: Labriola riconfermato, nuovo Cda verso la crescita sostenibile
Nell’ultima assemblea degli azionisti, Telecom Italia (Tim) ha delineato il futuro immediato della società, confermando Pietro Labriola nel ruolo di Amministratore Delegato e annunciando la formazione di un nuovo Consiglio di Amministrazione. Labriola, alla guida di Tim da oltre 22 mesi, ha espresso il proprio entusiasmo per il rinnovato mandato: ‘Lavoreremo per la crescita e lo sviluppo del Gruppo, con l’obiettivo di valorizzare ogni opportunità offerta dall’evoluzione del mercato’.
Il consenso ottenuto dalla lista di maggioranza, con circa il 48,97% dei voti, ha portato alla nomina di sei componenti per il nuovo Cda: Alberta Figari, designata come Presidente, Giovanni Gorno Tempini, Paola Camagni, Federico Ferro Luzzi, Domitilla Benigni, e lo stesso Labriola. Inoltre, grazie al supporto dei fondi Merlyn e Bluebell, con rispettivamente il 2,38% e l’1,01% dei voti, si aggiungono al board Umberto Paolucci, Stefano Siragusa e Paola Giannotti De Ponti.
Focus su efficienza e remunerazione degli azionisti
La strategia delineata da Labriola punta a una struttura finanziaria più solida e a opzioni strategiche industriali più snelle, focalizzate sull’efficienza e sulle aree di business principali. ‘Nei prossimi tre anni, il nostro obiettivo è garantire una crescita duratura, nel pieno interesse di tutti gli stakeholder’, ha sottolineato Labriola. La direzione presa mira inoltre a un miglioramento del ritorno sul mercato italiano, essenziale per la possibilità di remunerare gli azionisti nel medio termine.
Il nuovo Cda ha anche stabilito un compenso complessivo massimo di 1.300.000 euro annui lordi, esclusi i consiglieri con cariche speciali. Questa decisione riflette l’intenzione di mantenere una gestione oculata delle risorse finanziarie. I compensi per il Collegio sindacale sono stati fissati in 13.000 euro lordi annui per il Presidente e 95.000 euro lordi annui per ciascun Sindaco effettivo, con un ulteriore aggiunta di 15.000 euro per il Sindaco parte dell’Organismo di Vigilanza.
Un bilancio tra perdite e strategie di copertura
L’assemblea ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2023, chiuso con una perdita netta di 995 milioni di euro, che sarà coperta attraverso l’integrale utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni e il prelievo dalla riserva legale. Si evidenzia così la sfida economica affrontata da Tim, ma anche la prontezza nella gestione delle risorse per assicurare una base solida per il futuro.
In questo contesto, non sono state approvate la relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, né le modifiche al piano di stock options 2022-2024 proposte dal cda uscente. Inoltre, l’assemblea ha deciso di non procedere con la proposta di riduzione delle corrispondenti poste di patrimonio netto in via definitiva, una mossa che esclude la successiva ricostituzione delle stesse, riflettendo un approccio conservativo alla gestione del patrimonio aziendale.
Un futuro collaborativo per Tim
La visione di Labriola per il futuro di Tim si basa sulla collaborazione tra tutte le parti interessate: ‘È necessario che istituzioni, soci, dipendenti, sindacati e management collaborino, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative reciproche, per assicurare il miglior futuro possibile a una società strategica come la nostra’. Questa dichiarazione sottolinea l’importanza di un approccio inclusivo e di squadra per superare le sfide e cogliere le opportunità di crescita nel settore delle telecomunicazioni.
Con un mix di esperienza e rinnovamento, il nuovo consiglio di amministrazione di Tim si prepara ad affrontare un mercato in rapida evoluzione, mantenendo un occhio di riguardo verso l’efficienza operativa e la sostenibilità finanziaria. La conferma di Labriola alla guida e la formazione di un team di governo aziendale rinnovato segnano una tappa importante nel percorso di trasformazione intrapreso da Tim, con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione nel mercato delle telecomunicazioni a livello nazionale e internazionale.