La Spezia: una provincia tra progresso e rischi di desertificazione bancaria
Nel cuore della Liguria, la provincia della Spezia si trova a cavallo tra un innovativo scenario finanziario e la minaccia sempre più concreta di una ‘desertificazione bancaria’. Con i suoi 32 comuni e una popolazione che sfiora i 215.000 residenti, secondo i dati ISTAT aggiornati a gennaio 2023, La Spezia mostra una resilienza notevole rispetto alla tendenza nazionale di chiusura delle filiali bancarie. Infatti, nonostante la scomparsa di oltre 40 sportelli nell’ultimo decennio, il numero di filiali per 100.000 abitanti rimane superiore alla media, attestandosi a 42 contro i 36 a livello nazionale e i 38 della regione Liguria, ponendo la provincia in una posizione di relativo vantaggio.
Tuttavia, non si può ignorare il crescente fenomeno di desertificazione bancaria che minaccia otto comuni della provincia, tra cui spicca Vernazza, l’ultimo ad aggiungersi a questa lista preoccupante nel 2023. Castelnuovo Magra rappresenta il caso più emblematico, essendo il comune più popoloso tra quelli con una sola filiale bancaria e registrando il più basso rapporto sportelli/residenti a livello provinciale, un misero 0,12 per 1000 abitanti.
Un panorama bancario in evoluzione
Al di là delle statistiche, il capoluogo La Spezia e i comuni di Sarzana e Lerici si distinguono per la presenza significativa di banche e personale bancario. In particolare, La Spezia primeggia con 38 filiali e 483 lavoratori, seguita da Sarzana con 9 filiali e 88 lavoratori, e Lerici, che ne conta 5 con 20 lavoratori. Questi numeri, tuttavia, non devono trarre in inganno, poiché il 2023 ha visto una riduzione complessiva degli sportelli in Liguria di 21 unità, passando da 587 a 566. Tale decremento ha inevitabilmente interessato anche la provincia della Spezia, in parte a causa delle decisioni di BPER e Crédit Agricole Italia di chiudere alcune delle loro filiali.
Crédit Agricole Italia, in particolare, emerge come protagonista di questo scenario in trasformazione, avendo chiuso due storiche filiali, una a Ponzano Magra e l’altra a Sarzana, quest’ultima attiva da oltre 40 anni. Nonostante ciò, la provincia della Spezia conta ancora 90 filiali bancarie, un numero che, sebbene considerevole, nasconde una realtà di servizi bancari meno capillari di quanto possa sembrare, con diverse filiali che non operano a pieno regime o che sono specializzate in specifici settori del business bancario.
Una luce di speranza: il personale bancario in lieve aumento
Contrariamente alle attese, il numero di lavoratori nel settore bancario ha registrato un lieve aumento, passando da 744 a 746 unità in un anno. Questo stop alla tendenza decennale di riduzione del personale rappresenta un segnale positivo, frutto probabilmente degli accordi di ‘ricambio generazionale’ promossi dai sindacati e della volontà di alcune banche di rafforzare la propria presenza sul territorio. Tra queste, Crédit Agricole Italia e Popolare di Sondrio hanno incrementato il proprio organico, dimostrando un impegno verso il rinnovamento e l’espansione delle loro attività in provincia.
La situazione della provincia della Spezia riflette dunque un equilibrio precario tra la necessità di adattarsi alle nuove dinamiche del settore bancario, con una maggiore digitalizzazione e concentrazione dei servizi, e l’importanza di mantenere un’infrastruttura bancaria fisica che possa supportare adeguatamente le esigenze della popolazione locale, specialmente in quelle aree a rischio di desertificazione bancaria. La sfida per il futuro sarà quella di bilanciare questi due aspetti, assicurando allo stesso tempo sviluppo economico e inclusione finanziaria per tutti i cittadini della provincia.