Il Sindacato Alza la Voce: Nuovi Esuberi in Stellantis, la Situazione si Aggrava
La multinazionale automobilistica Stellantis si trova nuovamente al centro delle polemiche a causa dell’annuncio di nuovi esuberi che, secondo le ultime comunicazioni, porterebbero il totale a 3.597 posti di lavoro a rischio in Italia. Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità, ha rivelato che gli incontri recenti negli stabilimenti di Melfi, Pomigliano D’Arco, Termoli, Cento e Verrone hanno portato alla luce la decisione dell’azienda di procedere con 1.087 esuberi. Questi numeri si sommano agli esuberi già annunciati precedentemente, creando un quadro preoccupante per il futuro dell’industria automobilistica italiana.
La situazione, già critica, sembra quindi aggravarsi. ‘Dopo Mirafiori, Cassino e Pratola Serra, oggi si sono svolti gli incontri negli stabilimenti di Melfi, Pomigliano D’Arco, Termoli, Cento e Verrone, con una decisione che mette a rischio migliaia di lavoratori italiani’, ha dichiarato Lodi durante una conferenza stampa. Le tensioni sindacali sono in aumento e si prospettano giornate di sciopero e mobilitazioni per difendere i posti di lavoro e i diritti dei lavoratori.
Le organizzazioni sindacali, tra cui Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm e altre, stanno valutando azioni e contromisure da adottare di fronte a questa nuova ondata di esuberi. Si profila un periodo di forte tensione e confronto tra l’azienda e i rappresentanti sindacali, con la preoccupazione che la decisione di Stellantis possa avere ripercussioni negative sull’intero settore dell’automotive in Italia.
La situazione economica e occupazionale del Paese si presenta già delicata, e l’annuncio di nuovi tagli occupazionali destina ulteriori preoccupazioni per il futuro dell’industria italiana. Con la pandemia che ha già colpito duramente il settore, l’aggiunta di questi esuberi rischia di creare una situazione di estrema fragilità per migliaia di famiglie italiane dipendenti dal settore automobilistico.