Viaggio da Milano a Mantova: un’odissea di quattro ore e mezza
Il 13 marzo scorso, un viaggio in treno da Milano a Mantova si è trasformato in un’esperienza caotica e frustrante per i passeggeri a bordo del convoglio 2173 delle 16.20.
Un’odissea ferroviaria
Quando tutto sembrava procedere secondo i piani, a Lodi è iniziato il caos. Il giornalista Tommaso Papa, testimone diretto dell’incidente, racconta: “Siamo partiti regolarmente da Milano ma a Lodi siamo stati costretti a fermarci. Ci è stato comunicato che una linea elettrica era caduta tra Codogno e Cremona. Dopo un’ora siamo ripartiti, solo per essere nuovamente bloccati a Codogno per quaranta lunghi minuti.”
Il problema alla linea elettrica a Codogno ha gettato nell’incertezza i passeggeri e rallentato pesantemente il viaggio. Solo dopo le 18.40, grazie all’intervento dei tecnici di Rfi, la circolazione è stata gradualmente ripristinata. Il treno, partito con oltre un’ora di ritardo da Codogno, ha continuato il suo viaggio verso Piadena, ma con destinazione finale alterata per molti passeggeri diretti a Bozzolo e Mantova.
La svolta a Cremona
Arrivati a Cremona alle 19.15, i passeggeri hanno dovuto affrontare un’ulteriore cambiamento nei piani di viaggio. Papa racconta: “Ci è stato comunicato che avremmo dovuto proseguire in pullman da Cremona fino a Mantova.” Così, dopo aver preso il pullman alle 19.30, i passeggeri finalmente sono giunti a destinazione alle 20.50, ben quattro ore e mezza dopo la partenza da Milano.
La frustrazione e l’indignazione erano palpabili tra i passeggeri, costretti a subire ritardi e modifiche improvvise nel tragitto. “È uno scandalo assoluto,” afferma Papa, riflesso dell’umore generale a bordo del convoglio. Questo viaggio di quasi cinque ore anziché due ha evidenziato le criticità del sistema ferroviario nella gestione delle emergenze e delle comunicazioni con i passeggeri.
La speranza è che episodi come questo possano spingere a un miglioramento dei servizi e dei tempi di intervento in situazioni di criticità, garantendo ai viaggiatori la puntualità e l’efficienza che meritano. La vicenda, seppur sfortunata, ha messo in luce le aree in cui il sistema ferroviario italiano ha ancora bisogno di evolversi per garantire viaggi confortevoli e senza intoppi per tutti i passeggeri.