Il nuovo piano anti-evasione del Fisco: maggiore controllo e efficacia
Il Fisco italiano ha annunciato un nuovo piano anti-evasione che mira a potenziare i controlli e a incrementare l’efficacia delle attività di accertamento. Secondo il documento ufficiale, i controlli saranno principalmente concentrati sulle imposte dirette, l’Iva, le tasse di registro e i bonus. L’obiettivo è quello di selezionare preventivamente le posizioni da sottoporre ad accertamento in modo più efficiente. Le Entrate utilizzeranno tutti gli strumenti disponibili, compresi i dati provenienti dall’anagrafe tributaria che fornisce informazioni dettagliate sui conti correnti, le carte di credito e la fatturazione elettronica.
Controlli incrociati e attenzione ai contribuenti ad alto rischio
Il Fisco ha iniziato da un po’ di tempo a intensificare i controlli incrociando diverse banche dati per individuare i contribuenti maggiormente a rischio di evasione fiscale. I nomi dei soggetti coinvolti vengono protetti da pseudonimi per garantire la privacy. Il documento ufficiale sottolinea che saranno monitorati attentamente i comportamenti dei contribuenti considerati ad elevata pericolosità fiscale. Grazie all’implementazione delle analisi selettive, che si avvarranno dei dati provenienti dalla fatturazione elettronica, sarà possibile confrontare le informazioni dei conti correnti con quelle dei contribuenti.
Viene introdotto un processo di confronto preventivo che coinvolge attivamente il contribuente attraverso un efficace contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate. Questo confronto avverrà sia nella fase istruttoria, ovvero prima che venga contestata una violazione, sia durante le fasi definitorie. L’obiettivo del Fisco è quello di mantenere al di sotto del 5% i “falsi positivi”, ossia le richieste di versamenti non dovuti, confermando l’invio di oltre 3 milioni di lettere di accertamento entro l’anno in corso.
Obiettivi futuri e lotta alle frodi legate ai bonus edilizi
L’Agenzia delle Entrate si impegna a ridurre al minimo le frodi legate ai bonus edilizi, promettendo di verificare preventivamente l’80% delle comunicazioni di cessione del credito e la stessa percentuale per le comunicazioni di sconto in fattura. L’obiettivo a lungo termine è di raggiungere l’87% di verifica entro il 2026. Queste misure mirano a contrastare efficacemente le frodi e a garantire un sistema fiscale più trasparente e equo per tutti i contribuenti.