Studi professionali: Firma del nuovo contratto collettivo
Studi professionali – Dopo intense trattative, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli studi professionali ha finalmente visto la luce. La firma dell’accordo, avvenuta il 16 febbraio, ha coinvolto Confprofessioni, rappresentante dei datori di lavoro, e le organizzazioni sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, a beneficio di circa un milione di dipendenti del settore.
Confprofessioni ha espresso soddisfazione per l’esito raggiunto, sottolineando l’importanza di aver trovato un punto di equilibrio tra le esigenze dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonostante le sfide imposte dalla situazione economica attuale.
Un accordo bilaterale per il benessere dei lavoratori
Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha affermato: “È stata una trattativa lunga e complessa, ma il risultato è soddisfacente. L’aumento retributivo tiene conto delle dinamiche inflattive e delle mutazioni nel mercato del lavoro che influenzano gli studi professionali.” Particolare rilievo è stato dato al welfare, elemento distintivo nella storia contrattuale del settore, il quale è stato ulteriormente potenziato.
L’accordo prevede una disciplina sull’apprendistato, suddiviso in tre tipologie, per favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Inoltre, si è deciso di potenziare il welfare attraverso un impegno bilaterale a sostegno di dipendenti e datori di lavoro, con particolare attenzione alla prevenzione, includendo un giorno di permesso per visite e check-up medici. La revisione degli istituti contrattuali è mirata a renderli conformi alle recenti normative, permettendo la stipula di contratti con durata superiore ai dodici mesi.