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Baxi: Espansione e Investimenti nel Settore delle Pompe di Calore
Baxi conferma i piani per il prossimo anno, annunciando l’apertura del secondo stabilimento a Bassano del Grappa. La produzione delle prime unità di pompe di calore è già in corso e l’acquisizione di un nuovo capannone, destinato a diventare il secondo stabilimento, sarà completata entro la prima metà del 2024. Il presidente, Alberto Favero, sottolinea: “L’obiettivo è di essere operativi nel secondo trimestre del 2025.” Dopo un periodo altalenante, l’azienda con sede a Bassano, centro produttivo chiave del gigante anglo-olandese del settore termico Bdr Thermea, composto da 850 dipendenti, si prepara a riprendere il cammino verso una nuova normalità.
Andamento e Prospettive del Mercato
Il 2022 è stato un anno record per Baxi, trainato dal Superbonus al 110%. La chiusura dell’anno ha visto la produzione di 650 mila caldaie e un forte impulso agli impianti aerotermici, con un valore complessivo della produzione fissato a 424 milioni di euro. Tuttavia, il 2023 è iniziato con uno scenario di mercato complesso a causa dell’inaspettato stop alla cessione dei crediti nel mese di febbraio. Questo improvviso ostacolo ha compromesso lo sviluppo del settore delle pompe di calore, con una netta contrazione delle vendite e una riduzione del 70% per gli impianti ibridi. Nonostante ciò, Baxi ha chiuso il 2023 con un fatturato di 365 milioni di euro, superando le aspettative di mercato e confermando la propria solidità. Il presidente Favero proietta il 2024 come un anno di consolidamento, con particolare attenzione al segmento degli impianti ad alta potenza.
Investimenti e Sviluppo Tecnologico
Baxi mantiene fede agli investimenti nel settore delle pompe di calore per rafforzare la propria posizione, nonostante la revisione delle prospettive di crescita rapida evidenziata nel 2022. Favero sottolinea: “Il trend verso questi impianti è innegabile e continuerà, seppur con una progressione più graduale. Il 2024 sarà un anno di consolidamento, soprattutto nel segmento degli impianti ad alta potenza.” Parallelamente alla nuova linea di produzione 4.0 per le caldaie a condensazione a metano, l’azienda ha introdotto due linee di produzione per le pompe di calore di taglio residenziale nello stabilimento di Bassano, destinate anche ai mercati esteri, con un investimento complessivo stimato tra 2 e 3 milioni di euro.
Per la produzione delle unità interne degli impianti, focalizzate sugli scambi termici con l’acqua, Baxi prevede di mantenere l’acquisto della parte esterna, responsabile dell’acquisizione dell’aria per il riscaldamento. Nonostante ciò, Favero non esclude possibili novità in collaborazione con Gi Holding, società specializzata in impianti di grandi dimensioni per edifici commerciali e industriali. Baxi ha acquisito una quota del 25% di Gi Holding lo scorso anno, aprendo a future partnership tecnologiche. L’azienda prevede di aumentare la produzione di pompe di calore da alcune migliaia di pezzi a 15-20 mila unità, con la possibilità di variare in base all’andamento del mercato. Questa nuova linea di produzione segnerà il primo passo verso una produzione in serie di tali prodotti.
Infine, Baxi conferma l’impegno per la realizzazione di un ulteriore stabilimento dedicato agli impianti aerotermici a Bassano. Dopo il rifiuto del Comune riguardo all’acquisizione di un’area adiacente al sito attuale, l’azienda sta esplorando alternative. Favero dichiara: “Abbiamo dovuto abbandonare la proposta originaria e stiamo valutando diverse soluzioni alternative. Abbiamo già individuato un paio di opzioni che potrebbero ridurre i tempi di attuazione e prevediamo di partire con 50-70 dipendenti. L’obiettivo è essere operativi nella primavera del 2025.”