Tassi d’interesse: Impatto dei Conti Record sull’Azione di Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo ha sorpreso i mercati con una discesa inattesa dopo l’annuncio dei conti record per il 2023. L’utile netto dell’anno è cresciuto del 76,4%, raggiungendo i 7,724 miliardi di euro rispetto ai 4,379 miliardi del 2022. Questo significativo aumento è stato trainato principalmente dal margine d’interesse, che è salito del 54,2% a 14,6 miliardi di euro. I ricavi sono cresciuti anch’essi, raggiungendo i 25,14 miliardi nel 2023, con un aumento del 17,2% rispetto all’anno precedente.
Proposta di Dividendi e Buyback
In seguito alla crescita dei profitti, durante l’assemblea successiva verranno proposti dividendi totali pari a 5,4 miliardi di euro, con un acconto di 2,6 miliardi di euro già pagato a novembre 2023 e un saldo di 2,8 miliardi di euro da pagare a maggio 2024. Inoltre, è stata annunciata l’intenzione di eseguire un buyback pari a circa 55 centesimi di punto di Common Equity Tier 1 ratio entro giugno 2024, subordinatamente all’approvazione della BCE e dell’Assemblea.
Il titolo di Intesa Sanpaolo ha chiuso in rialzo ieri a 2,9 euro per azione, ma oggi ha invertito la tendenza, scivolando verso quota 2,8 euro. Nonostante ciò, gli analisti e i modelli di valutazione indicano che ISP, con una capitalizzazione di mercato di 51,63 miliardi di euro, ha ancora spazio per crescere nel corso dell’anno.
Prospettive di Crescita e Valutazioni Ottimistiche
Gli analisti intervistati da InvestingPro sono unanimi nel loro ottimismo sul titolo, stimando un aumento del target price del 24,5%. Questo indica un potenziale rialzo significativo per gli investitori. Inoltre, l’azienda gode di un basso profilo di rischio, con un solido punteggio di salute finanziaria pari a 4 su 5. Il rapporto Prezzo/utile a cui viene scambiata l’azione è di 7,3x, inferiore alla media di settore di 8,3x, suggerendo che Intesa Sanpaolo potrebbe essere attualmente sottovalutata.