Intimidazione alla Giudice Antimafia: Testa di Capretto Insanguinata trovata davanti alla sua Casa
Una scena degna di un film ha scosso la tranquillità della giudice antimafia Maria Francesca Mariano, residente a Lecce. La magistrata, già sotto scorta a causa di precedenti minacce ricevute, si è trovata davanti alla sua abitazione con una testa di capretto insanguinata, piantata con un coltello da macellaio e un biglietto minatorio con scritto ‘Così’. L’atto intimidatorio è avvenuto durante la notte tra giovedì e venerdì, gettando luce su un clima di tensione legato alle sue recenti attività investigative. La giudice è coinvolta in un’operazione antimafia che ha portato all’arresto di 22 persone legate al clan Lamendola-Cantanna, affiliato alla Sacra corona unita, la mafia pugliese.
Minacce e Protezione: la Magistratura sotto Pressione
Le intimidazioni alla giudice Mariano sono considerate strettamente legate alle sue indagini e al suo impegno contro il crimine organizzato. La pm Carmen Ruggiero, anch’essa coinvolta nell’inchiesta, è stata posta sotto scorta a causa delle minacce ricevute. Entrambe le donne sono sotto la protezione delle autorità a fronte di una situazione di pericolo evidente. La squadra mobile è al lavoro per indagare sull’accaduto, cercando di identificare i responsabili di un gesto tanto violento quanto inquietante. La vicenda getta luce sulle difficoltà e sulle pressioni che la magistratura antimafia affronta quotidianamente nel contrastare le organizzazioni criminali sul territorio italiano.