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Le proteste anti-Blinken e l’accusa di “criminale di guerra”
Da qualche giorno fuori dalla residenza di Antony Blinken nel Nord della Virginia, stazionano oltre 100 manifestanti pro-Gaza che si sono accampati lungo la strada con tende e sedie da campeggio. Il segretario di Stato parte oggi per la sua missione in Medio Oriente e in settimana farà tappa in Israele e Cisgiordania per la quinta volta dagli attacchi del 7 ottobre. Le proteste contro di lui continuano con tanto di cartelli che lo accusano di essere un “criminale di guerra”. “Qui abita Blinken il sanguinario”, si legge su un altro, mentre sul marciapiede qualcuno ha scritto: “Segretario del genocidio”.
Sfidiamo il freddo, il vento e la pioggia 24 ore al giorno per implorare Blinken a sostenere un cessate il fuoco immediato a Gaza”, hanno scritto in una nota gli organizzatori della protesta chiamata “Occupy Blinken”, dal nome della protesta fuori dalla Borsa di New York di qualche anno fa “Occupy Wall Street”. Il segretario di Stato non è stato l’unico preso di mira dai manifestanti in questi mesi: proteste sono state organizzate anche davanti alla residenza del segretario alla Difesa Lloyd Austin e del Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.
Le accuse di abusi contro un medico palestinese
Un medico palestinese afferma che le forze israeliane a Gaza lo hanno arrestato dopo aver fatto irruzione in ospedale e lo hanno sottoposto ad abusi durante i 45 giorni di prigionia, inclusa la privazione del sonno, lasciandolo incatenato e bendato per tutto il tempo, prima di rilasciarlo la scorsa settimana. Il dottor Said Abdulrahman Maarouf stava lavorando all’ospedale al-Ahli al-Arab di Gaza City quando questo è stato circondato dalle forze israeliane a dicembre. Ha raccontato di essere stato ammanettato, con le gambe incatenate e gli occhi bendati per la quasi sette settimane della sua prigionia.
Ha aggiunto di essere stato costretto a dormire su ciottoli, senza materasso, cuscino o coperta e con musica ad alto volume. L’esercito israeliano non ha risposto alla richiesta di commento della Reuters, limitandosi a dire che avrebbe rilasciato una dichiarazione più tardi. In precedenza ha negato di aver preso di mira o di aver abusato di civili e accusa Hamas di utilizzare gli ospedali per operazioni militari, cosa che Hamas nega.