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Un tributo a Kurt Hamrin: la leggenda della Fiorentina
Kurt Hamrin, il leggendario calciatore svedese, ci ha lasciati ma il suo ricordo rimarrà indelebile nel cuore di tutti gli appassionati di calcio. Nato il 19 novembre 1934, ha calcato i campi italiani a partire dal 1956, indossando le maglie di squadre prestigiose come la Juventus, il Padova e soprattutto la Fiorentina, dove ha lasciato un’impronta indelebile. Con “151 reti in 289 gare”, Hamrin è stato per anni il “bomber della storia viola”, un record superato solo da Gabriel Omar Batistuta nel 2000. La sua abilità e il suo talento lo hanno reso una figura iconica del calcio italiano.
Il percorso straordinario di un campione
Hamrin, conosciuto come ‘Uccellino’ per la sua “velocità e agilità”, ha dimostrato la sua classe non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Dopo aver trascorso nove anni indimenticabili con la Fiorentina, durante i quali ha conquistato due Coppe Italia e una Coppa delle Coppe, ha proseguito la sua carriera in altre squadre di prestigio come il Milan e il Napoli. Con il Milan ha vinto uno scudetto, una Coppa dei Campioni e una Coppa delle Coppe, dimostrando di essere un calciatore completo e vincente. Il suo contributo al calcio italiano è stato di fondamentale importanza, influenzando generazioni di giocatori e tifosi.
Kurt Hamrin non è stato solo un campione in Italia, ma anche un’icona della nazionale svedese. Per dodici anni ha difeso i colori della sua patria, raggiungendo la finale del campionato del mondo del 1958 contro il Brasile di Pelé. Nonostante la sconfitta, le “quattro reti realizzate contro Ungheria, Unione Sovietica e Germania Ovest” lo hanno reso il capocannoniere della Svezia in quel torneo. Il suo talento e la sua determinazione gli hanno permesso di piazzarsi al quarto posto nella graduatoria del Pallone d’oro del 1958, confermando il suo status di stella del calcio mondiale.