![Sciences Po: Occupazione, Sgombero e Proteste - La Situazione a Parigi 1 20240514 193903](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/05/20240514-193903.webp)
Sciences Po: Nuova Occupazione e Sgombero Immediato
La polizia francese è intervenuta nuovamente a Sciences Po a Parigi, sgomberando con la forza gli studenti pro-Palestina. Gli studenti avevano occupato l’università per rilanciare le loro richieste dopo un incontro insoddisfacente con l’amministrazione.
Le Richieste degli Studenti e la Risposta dell’Amministrazione
La nuova occupazione è iniziata dopo l’assemblea del 2 maggio tra l’amministrazione e il corpo studentesco. Gli studenti avevano visto l’incontro come una parziale vittoria e un’apertura al dialogo. Tuttavia, Pierre, uno studente di Sciences Po, ha dichiarato: ‘Purtroppo l’assemblea è stata una farsa’.
La Notte dell’Occupazione
Oltre un centinaio di studenti ha passato la notte nella storica sede dell’ateneo. Pierre racconta: ‘Eravamo molti di più della settimana scorsa’. La mattina seguente, la polizia ha iniziato ad arrivare fuori dall’università. Gli studenti hanno ricevuto un ultimatum dall’amministrazione: se non avessero smobilitato entro venti minuti, la polizia sarebbe intervenuta.
Reazioni e Mobilitazioni in Altre Università
La situazione a Sciences Po non è un caso isolato. Anche l’università di Lione è stata sgomberata a forza e chiusa, con mobilitazioni anche a Lille e Saint-Etienne. Nelle ultime settimane, le proteste degli studenti contro la strage di Gaza sono aumentate sia negli Stati Uniti che in Europa.
Proteste e Solidarietà Internazionale
Le proteste contro la situazione in Palestina non si limitano alla Francia. Negli Stati Uniti e in altre parti d’Europa, gli studenti stanno manifestando la loro solidarietà. Le occupazioni e le proteste sono diventate sempre più partecipate, riflettendo un crescente movimento di supporto alla causa palestinese.
Intervento delle Forze dell’Ordine
L’intervento delle forze dell’ordine è stato deciso e rapido. Gli studenti sgomberati da Sciences Po non hanno subito incidenti, ma la tensione rimane alta. La ministra dell’istruzione superiore Sylvie Retailleau ha chiesto ai presidenti delle università di garantire il ‘mantenimento dell’ordine’ utilizzando ‘la massima estensione dei poteri’ a loro disposizione.
Il Futuro delle Proteste
La situazione a Sciences Po e nelle altre università francesi potrebbe rappresentare solo l’inizio di un movimento più ampio. Gli studenti sono determinati a continuare le loro proteste fino a quando non otterranno risposte concrete. La questione dei partenariati tra le università francesi e israeliane rimane centrale nelle loro richieste.
Solidarietà e Mobilitazione Continua
Le proteste degli studenti non sono solo una questione locale. La solidarietà internazionale e la mobilitazione continua sono aspetti cruciali di questo movimento. Gli studenti di Sciences Po, così come quelli di altre università, vedono le loro azioni come parte di un più grande sforzo globale per la giustizia e la solidarietà.