Omicidio a Bicinicco: donna uccide uomo con forbici e acido
Tragedia a Bicinicco, un piccolo comune in provincia di Udine, dove una donna di 43 anni ha ucciso un uomo con delle forbici e poi gli ha lanciato dell’acido sul volto. L’episodio ha sconvolto l’intera comunità e ha portato all’intervento immediato dei carabinieri.
Le circostanze di questo crimine brutale sono ancora poco chiare. La donna, in uno stato di evidente confusione, ha detto agli inquirenti che l’uomo, identificato come Iurigh, era un suo amico. Tuttavia, non ha fornito ulteriori dettagli sul loro rapporto, limitandosi a pronunciare poche frasi sconnesse prima di chiudersi nel silenzio.
Una relazione complessa e misteriosa
Gli investigatori non escludono che tra i due ci fosse una relazione sentimentale, anche se la donna non ha confermato tale ipotesi. La casa in cui è avvenuto l’omicidio, situata nella zona centrale del paese friulano, è stata posta sotto sequestro per consentire le indagini.
La 43enne aveva conosciuto la vittima al Sert, un servizio che entrambi frequentavano da anni a causa di gravi problemi di droga. Nonostante questo, gli inquirenti ritengono che non sia ancora possibile collocare il movente esclusivamente nel mondo della tossicodipendenza. Saranno necessari ulteriori riscontri scientifici per chiarire le dinamiche del delitto.
Test tossicologici e autopsia
Prima di essere trasferita in carcere, la donna è stata sottoposta a test tossicologici per verificare l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti nel suo organismo al momento del delitto. La stessa procedura sarà eseguita sulla vittima durante l’autopsia.
Nei primi minuti dopo l’arrivo dei carabinieri, la donna continuava a pronunciare frasi sconnesse, un comportamento che ha reso difficile ottenere informazioni utili per le indagini. Una volta raggiunta dal suo legale di fiducia, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, complicando ulteriormente il lavoro degli inquirenti.
Una comunità sotto shock
L’omicidio ha scosso profondamente la comunità di Bicinicco, un paese di solito tranquillo e privo di episodi di cronaca nera di tale gravità. I residenti si sono detti increduli e sconvolti da quanto accaduto, esprimendo solidarietà alle famiglie coinvolte.
Le indagini continueranno nei prossimi giorni per cercare di fare luce su questo tragico episodio. Gli inquirenti stanno valutando tutte le possibili piste, compresa quella di un raptus di follia legato a motivi personali o a una crisi legata alla tossicodipendenza.
La psicologia dell’omicida
Gli esperti di criminologia e psicologia forense sono stati coinvolti per analizzare il profilo della donna e comprendere le ragioni che l’hanno portata a commettere un atto così efferato. La sua storia personale, segnata da anni di lotta contro la droga, potrebbe fornire indizi preziosi per comprendere meglio il contesto in cui è maturato il delitto.
Nel frattempo, il paese cerca di tornare alla normalità, anche se l’ombra di questo omicidio resterà a lungo sulla comunità. Le autorità locali hanno assicurato il massimo impegno per garantire la sicurezza e il supporto psicologico ai residenti, particolarmente colpiti dalla vicenda.