![Il coraggio di Ilaria Salis: un messaggio di speranza e resistenza nel ricordo del 25 aprile 1 20240425 160108](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240425-160108.webp)
Il coraggio di Ilaria Salis risuona nell’eco del 25 aprile
In una giornata densa di ricordi e significati profondi come il 25 aprile, la lotta per la libertà e la giustizia trova nuova voce attraverso il messaggio di Ilaria Salis, l’insegnante milanese detenuta a Budapest, la cui storia ha toccato il cuore di molti durante la manifestazione organizzata dall’Anpi a Roma. Dal palco dell’evento, è stato il padre Roberto a leggere le parole della figlia, un messaggio potente che ha riecheggiato tra i presenti, unendo il ricordo della resistenza contro i nazifascisti alla lotta attuale contro ogni forma di ingiustizia.
“Ilaria libera” è stato il coro che ha spontaneamente abbracciato la piazza, simbolo di un sostegno popolare crescente nei confronti della giovane, che nonostante la detenzione continua a combattere per i suoi ideali. Ilaria Salis è accusata di aver aggredito due militanti neonazisti, un’accusa che la tiene dietro le sbarre, ma che non ha scalfito il suo spirito combattivo, come dimostra la sua candidatura alle elezioni europee con Avs, un passo che potrebbe significare la sua liberazione grazie all’immunità parlamentare.
Un messaggio di speranza e resistenza
Nel suo messaggio, Ilaria esprime un forte desiderio che l’Italia possa sempre mostrarsi all’altezza della sua storia, “che oggi come in passato voglia opporsi all’ingiustizia nel mondo e schierarsi dalla parte giusta della storia”. Parole che non solo celebrano il ricordo della resistenza ma invitano anche a una riflessione sul presente e sul ruolo che ciascuno può giocare nella lotta contro l’oppressione e il fascismo.
Roberto Salis, rappresentando la figlia durante la manifestazione, ha condiviso la sofferenza e la determinazione di Ilaria, che ha già trascorso un 25 aprile in carcere. Questa, però, dovrebbe essere l’ultima volta, secondo le speranze del padre, che vede nella candidatura di Ilaria un’opportunità per la sua liberazione e per continuare a lottare per i valori in cui crede.
La battaglia legale e il sostegno della comunità
La vicenda di Ilaria a Budapest si inserisce in un contesto più ampio, che vede contrapporsi valori democratici e tendenze autoritarie. Roberto Salis ha criticato aspramente l’Ungheria per il trattamento riservato a sua figlia, sottolineando come la sua partecipazione a una contromanifestazione fosse un atto di resistenza contro il raduno di neonazisti finanziato, secondo le sue parole, anche con fondi europei. Le parole di Leonardo Sciascia richiamate da Roberto, sul vedere la verità andando “in fondo al pozzo”, sottolineano la necessità di una presa di coscienza collettiva sulla situazione attuale e su come affrontarla.
Il sostegno a Ilaria non viene solo dalla piazza ma anche da esponenti politici, come testimonia l’incontro tra la candidata e la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, Luana Zanella. Un “incontro intenso” che ha rivelato l’emozione e la determinazione di Ilaria a proseguire nella sua battaglia, conscia della responsabilità che comporta la sua candidatura. Un segno di fiducia e curiosità verso il futuro, che vede nella solidarietà e nell’impegno comune gli strumenti per affrontare e superare le sfide odierne.
La memoria come motore di cambiamento
Il 25 aprile si conferma non solo una giornata di ricordo ma una piattaforma da cui lanciare un messaggio forte contro ogni forma di discriminazione e oppressione. Il caso di Ilaria Salis diviene simbolo di una lotta che va oltre il singolo individuo, toccando le corde profonde della collettività e dell’identità nazionale. La sua vicenda, infatti, interpella direttamente i valori fondamentali di libertà e giustizia, invitando a una riflessione sull’importanza di mantenere viva la memoria del passato per orientare le azioni del presente.
In questo contesto, la figura di Ilaria emerge non solo come quella di una detenuta o una candidata politica, ma come emblema di un antifascismo che continua a vivere nelle nuove generazioni, pronto a confrontarsi con le sfide del nostro tempo. La sua storia, così profondamente intrecciata con la celebrazione della liberazione dall’oppressione nazifascista, ricorda che la lotta per la libertà e la giustizia è un percorso mai concluso, che richiede impegno, coraggio e solidarietà.