La Polonia verso un cambiamento sulla legge dell’aborto: un passo avanti nel Parlamento
La Polonia segna un momento storico nel dibattito sull’aborto, con la camera bassa del parlamento che ha votato a favore della prosecuzione dei lavori su quattro proposte di legge mirate a liberalizzare, almeno in parte, la pratica dell’interruzione di gravidanza. Questa decisione rappresenta un primo passo significativo verso il superamento del divieto quasi totale introdotto dal governo precedente, guidato dal partito di estrema destra Diritto e Giustizia (PiS), che aveva suscitato ampie critiche e contestazioni.
Il dibattito, iniziato giovedì, ha visto il Parlamento scegliere di non respingere i disegni di legge in prima lettura, ma di inviarli a una commissione per un esame più approfondito, indicando così la volontà di portare avanti l’iter legislativo. Questa mossa era attesa, soprattutto dopo le promesse fatte in campagna elettorale dall’attuale primo ministro Donald Tusk e dalla sua alleanza centrista, Coalizione Civica (KO), di reintrodurre il diritto all’aborto, promessa che ora si trova di fronte a una realtà complessa e a un cammino legislativo non privo di ostacoli.
Le proposte in campo: tra diritti e controversie
Le quattro proposte presentate riflettono un panorama politico e sociale diviso. La sinistra al governo, rappresentata da Lewica, ha avanzato una proposta per l’aborto su richiesta fino alla 12esima settimana di gravidanza, oltre a un disegno di legge che mira a eliminare il reato di assistenza all’aborto. Allo stesso tempo, Terza Via, partito più conservatore all’interno della coalizione, propone un ritorno alla legge del 1993, nota come ‘Compromesso sull’aborto’, che consentiva l’interruzione di gravidanza solo in casi specifici come pericolo di vita per la donna, gravi malformazioni del feto o stupro.
Il dibattito ha visto momenti di alta tensione, sia dentro che fuori dal parlamento. Manifestazioni di protesta e dichiarazioni forti hanno accompagnato le discussioni, evidenziando la profonda spaccatura sociale su questo tema. In particolare, l’intervento di una deputata di sinistra, che ha condiviso la sua personale esperienza di aborto, ha sottolineato quanto il divieto di aborto sia una realtà distante dalle esigenze e dalle storie di molte donne polacche.
Controversie e critiche: la posizione del governo Tusk
Il governo di Donald Tusk si trova ad affrontare non solo le sfide interne alla sua coalizione, con posizioni divergenti sull’aborto, ma anche ostacoli esterni come l’opposizione del presidente Andrzej Duda e della Corte costituzionale, controllata dal PiS. La sentenza della Corte costituzionale che aveva introdotto il divieto quasi totale di aborto era stata fortemente criticata, anche a livello internazionale, con la Corte europea dei diritti umani che aveva condannato la Polonia per questa legislazione restrittiva.
Nonostante le difficoltà, la pressione dei movimenti femministi e delle associazioni che sostengono l’aborto legale, sicuro e accessibile resta alta. La loro lotta e le loro richieste hanno giocato un ruolo non secondario nell’attuale dibattito politico, segnando un ‘test enorme’ per il nuovo parlamento, come evidenziato dalle stesse attiviste sui social media.
Il cammino verso una nuova legislazione sull’aborto
La strada verso un cambiamento legislativo in Polonia sull’aborto appare ancora lunga e complessa. La decisione di procedere con l’esame delle quattro proposte di legge apre un capitolo nuovo, ma sono in molti a chiedersi se e come il Parlamento riuscirà a trovare un compromesso che possa soddisfare le richieste di tutte le parti in gioco. La sfida per il governo Tusk sarà quella di mediare tra le diverse anime della sua coalizione e di affrontare le resistenze del presidente e della Corte costituzionale, cercando di mantenere fede alle promesse elettorali e rispondere alle aspettative di un’elettorato che chiede diritti più ampi e protezioni più forti.
La discussione sulle proposte di legge per liberalizzare l’aborto in Polonia segna così non solo un potenziale punto di svolta nella legislazione del paese, ma anche un momento di riflessione più ampio sulla società polacca, i suoi valori e i diritti delle donne. Mentre il dibattito prosegue, gli occhi di molti sono puntati sul Parlamento polacco, in attesa di vedere quale direzione prenderà il paese su una questione di diritti fondamentali tanto divisiva quanto cruciale.