L’addio a Paolo Pininfarina, simbolo del design automobilistico italiano
Il mondo del design automobilistico italiano e internazionale si è fermato per rendere omaggio a una delle figure più emblematiche e influenti del settore: Paolo Pininfarina. L’ex presidente di Pininfarina S.p.A., azienda leggendaria nel design e nella produzione di automobili di lusso, si è spento a 65 anni il 9 aprile, dopo una lunga battaglia contro una malattia. La sua scomparsa lascia un vuoto non solo nel cuore della sua famiglia – la moglie Ilaria, i cinque figli e la madre Giorgia Gianolio – ma anche in quello di un’intera industria che ha visto in lui un vero e proprio punto di riferimento.
Una vita dedicata all’innovazione e al design
Nato in una famiglia che ha fatto la storia dell’automobilismo, Paolo Pininfarina non ha mai tradito l’eredità di innovazione e stile che il nome Pininfarina porta con sé. Laureatosi in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, ha arricchito la sua formazione con esperienze significative negli Stati Uniti, lavorando per colossi come Cadillac, Honda e General Motors. Tuttavia, il suo cuore batteva forte per i valori umanisti, in linea con la sua personalità riservata e profondamente legata alle sue radici.
Paolo ha sempre mantenuto vivo l’impegno verso la città di Torino, la sua amata regione Piemonte, e verso l’industria automobilistica italiana, promuovendo progetti di riqualificazione urbana e sostenendo la comunità locale. La sua visione del design, che unisce eleganza, innovazione e dinamismo, ha continuato a influenzare la progettazione di automobili di lusso, specialmente quelle firmate Ferrari, creando un legame indissolubile con il marchio di Maranello.
Il lascito di Paolo Pininfarina: tra passato e futuro
Nonostante la vendita della Pininfarina agli indiani di Mahindra nel 2015, Paolo ha sempre sottolineato l’importanza di mantenere viva l’anima italiana dell’azienda, garantendo che cuore, sede, maestranze e management rimanessero fedeli alle origini, a Cambiano. Questa sua dichiarazione, ‘i soldi non hanno passaporto’, riflette la sua visione di un’identità aziendale forte, ancorata al territorio ma aperta al mondo e alle sue evoluzioni.
Per onorare la memoria di figure importanti nella sua vita, come quella del padre e del nonno, Paolo ha dedicato progetti ambiziosi come la barchetta biposto ‘Sergio’, su base Ferrari, e una hypercar elettrica, che porta il nome del nonno. Queste creazioni non solo celebrano il legame familiare e i valori trasmessi, ma dimostrano anche l’impegno di Pininfarina nell’esplorare nuove frontiere della mobilità, con un occhio attento alla sostenibilità.
Un’eredità di stile e impegno
Il contributo di Paolo Pininfarina al mondo del design automobilistico va oltre le creazioni che portano il suo sigillo. La sua visione, che ha sempre equilibrato l’innovazione con il rispetto per la tradizione, l’ha reso una figura di spicco nella promozione dell’eccellenza italiana nel mondo. Le sue collaborazioni e i progetti sviluppati sotto la sua guida hanno consolidato il prestigio internazionale di Pininfarina, rendendola simbolo di un design che non insegue le mode ma le anticipa, creando automobili che sono vere e proprie opere d’arte.
La scomparsa di Paolo Pininfarina segna la fine di un’epoca ma anche l’inizio di un nuovo capitolo per l’azienda che porta il suo nome. La sua eredità di stile, passione e impegno continua a vivere attraverso le innovazioni e le creazioni che ancora oggi definiscono il marchio Pininfarina. Mentre il mondo del design automobilistico piange la perdita di uno dei suoi maestri, il ricordo di Paolo Pininfarina rimane vivo, ispirando le future generazioni a seguire il suo esempio di eccellenza, umanità e visione.