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Operazione Antifrode: Sequestri per Oltre 600 Milioni di Euro e Arresti in Tutto il Paese
Un’operazione di vasta portata è stata condotta dalle forze dell’ordine italiane, con la collaborazione di autorità slovacche, rumene e austriache, portando all’esecuzione di 24 misure cautelari e al sequestro di beni per un valore complessivo superiore ai 600 milioni di euro. Tra i beni sequestrati figurano orologi Rolex, gioielli Cartier, oro, auto di lusso come Lamborghini Urus, Porsche Panamera e Audi Q8, nonché importanti somme in criptovalute.
La conferenza stampa tenutasi a Mestre presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha rivelato dettagli significativi sull’operazione, che ha visto l’impiego di oltre 150 finanzieri in diverse regioni italiane, tra cui Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Campania e Puglia. L’operazione ha beneficiato anche del supporto di unità cinofile specializzate nella rilevazione di denaro contante.
Le Fasi dell’Operazione e le Accuse
Le indagini hanno messo in luce un complesso schema di frode che, nelle sue fasi iniziali, ha coinvolto iniziative progettuali per decine di milioni di euro, finanziate a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), focalizzate sulla digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo. SIMEST, società partecipata da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) con l’obiettivo di sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha fornito una collaborazione tempestiva alle autorità giudiziarie, facilitando le indagini.
Il sodalizio criminale, avvalendosi di prestanome e del supporto di quattro professionisti, ha successivamente esteso le proprie attività illecite alla creazione di crediti inesistenti nel settore edilizio, come i bonus facciate, e al sostegno della capitalizzazione delle imprese. Queste operazioni fraudolente hanno raggiunto un valore approssimativo di 600 milioni di euro.
Un Raffinato Sistema di Riciclaggio
L’organizzazione non si è limitata alla sola frode ma ha sviluppato un sofisticato sistema di riciclaggio, sfruttando tecnologie all’avanguardia come Virtual Private Network (VPN), server cloud situati in Paesi noti per la scarsa collaborazione giudiziaria, cripto-asset e specifici software di intelligenza artificiale destinati ad aumentare l’efficienza nella creazione di documentazione falsa. Inoltre, sono state utilizzate società di cartolarizzazione dei crediti per mascherare le attività illecite e proteggerle da eventuali indagini, oltre a cercare nuove vie per la monetizzazione dei crediti inesistenti.
Le misure cautelari emesse comprendono 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 14 arresti domiciliari e due misure interdittive, che vietano agli indagati di svolgere attività professionale o commerciale. Questa vasta operazione dimostra l’impegno delle forze di polizia italiane e delle autorità europee coinvolte nel contrasto alle frodi e al riciclaggio di denaro su scala internazionale.
Nonostante la gravità delle accuse e l’ampio resoconto fornito dalle autorità, l’ufficio stampa di SIMEST ha scelto di non commentare specificamente il caso, limitandosi a confermare la propria piena collaborazione con le indagini in corso. Questa operazione segna un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità finanziaria, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale e dell’uso delle tecnologie avanzate per prevenire e contrastare le attività illecite.
Le indagini continueranno a focalizzarsi sull’ulteriore disvelamento delle reti di frode e riciclaggio, con l’obiettivo di recuperare ulteriori beni illecitamente acquisiti e di smantellare le strutture operative di questo vasto sodalizio criminale. La portata e la complessità dell’operazione evidenziano la crescente sfida che le autorità di tutto il mondo affrontano nel contrastare i crimini finanziari sofisticati, che richiedono una risposta coordinata e multidisciplinare.