Dopo il vortice emotivo e mediatico scatenato dalla partecipazione ad ‘Amici’, Matteo Lucido, noto con lo pseudonimo di Wax, ha vissuto momenti di profonda riflessione e solitudine, che lo hanno portato a una fase di riscoperta e reinvenzione personale. Incontrato negli studi della Warner Music, l’artista ha condiviso il suo percorso di crescita post-esperienza televisiva, svelando lati inediti della sua personalità e del suo rapporto con la musica e la vita.
La forza nell’indipendenza
‘Una volta fuori da una macchina così gigantesca mi sono sentito invincibile, come Hulk,’ racconta Wax, rivelando come il successo iniziale lo abbia portato a una momentanea perdita di contatto con la realtà. La consapevolezza di questa fase di euforia seguita da un inevitabile confronto con la solitudine ha spinto l’artista a prendere una pausa, durante la quale ha riflettuto sul suo futuro e sulle modalità per mantenere vivo il contatto con il suo pubblico. ‘Sono caduto un po’ nella mia ombra, ma ho subito deciso di reagire e di reinventarmi,’ ha dichiarato, mostrando una resilienza che pochi avrebbero sospettato.
Un rapporto complesso con l’istinto
Interrogato sul suo rapporto con l’istinto, Wax ha confessato di essere una persona molto istintiva, che tuttavia, negli ultimi mesi, ha scelto di adottare un approccio più riservato, soprattutto sui social. ‘Ho scelto di fare un passo indietro cercando di migliorare me stesso e di lavorare su di me,’ ha spiegato, evidenziando una maturazione nel suo modo di presentarsi al mondo. Questa nuova fase di introspezione sembra averlo aiutato a gestire meglio le percezioni altrui, affrontando con maggiore consapevolezza le sfide della vita pubblica e privata.
Il confronto con la solitudine
Parlando della sensazione di solitudine post-Amici, Wax ha offerto una visione onesta e toccante della sua esperienza. ‘Mi sentivo completamente solo, come se avessi vissuto un’esperienza che gli altri non potevano comprendere non avendola vissuta sulla loro pelle,’ ha confessato. Tuttavia, grazie al supporto di persone che hanno creduto in lui, è riuscito a superare questo momento difficile e a trovare una nuova dimensione di serenità. ‘Adesso sto molto bene. Sono solo, completamente indipendente, e la cosa mi fa stare bene,’ ha aggiunto, descrivendo la sua routine quotidiana nello studio di registrazione che ha allestito, un luogo dove può esprimersi liberamente e coltivare la sua arte.
Dalla vivacità infantile alla responsabilità adulta
Riflettendo sul suo passato e sulle scelte che lo hanno portato ad essere l’artista e la persona che è oggi, Wax ha condiviso alcuni aneddoti della sua infanzia e adolescenza. Descrivendosi come un bambino vivace che ‘portava la pace’ in famiglia, ha sottolineato l’importanza dell’armonia e del benessere degli altri nella sua vita. Questa sensibilità si riflette anche nella sua musica e nel modo in cui affronta le relazioni personali e professionali.
Una delle chiavi del suo equilibrio attuale sembra essere la capacità di distaccarsi dalle situazioni negative e di rimanere fedele ai propri valori. ‘Se gli altri facevano delle cose non rispettose io mi tiravo semplicemente fuori,’ ha affermato, ricordando come abbia sempre cercato di evitare di farsi trascinare in dinamiche distruttive.
La storia di Wax è, in definitiva, un messaggio di speranza e rinnovamento. Dall’euforia post-successo alla solitudine, dall’introspezione alla riscoperta di sé, l’artista ha attraversato un percorso complesso che lo ha portato a una maggiore consapevolezza di sé e del suo ruolo nel mondo della musica e oltre. La sua capacità di reagire di fronte alle difficoltà e di trasformare le esperienze negative in opportunità di crescita lo rende un esempio di resilienza e determinazione.
In un contesto in cui gli artisti sono spesso esposti a giudizi rapidi e superficiali, la storia di Matteo Lucido, alias Wax, ci ricorda l’importanza di guardare oltre le apparenze, riconoscendo il valore del lavoro su di sé e della costante ricerca di autenticità.