Controlli dei Nas a sorpresa: chiusi panifici e pasticcerie per insalubrità
Con l’avvicinarsi delle festività pasquali, i Carabinieri del Nas di Bologna hanno intensificato i controlli su pasticcerie, panifici e sulla filiera della farina, scoprendo situazioni di grave insalubrità che hanno portato alla chiusura di diverse attività commerciali. I blitz, concentrati nelle province di Ferrara, Bologna, Rimini e Ravenna, hanno messo in luce la presenza di roditori e blatte nei magazzini, l’uso di ingredienti scaduti da anni e la presenza di muffa sulle pareti.
Le ispezioni hanno interessato 78 strutture, di cui 28 sono risultate non conformi alle normative vigenti in materia di igiene e sicurezza alimentare. Al termine dei controlli, sono state chiuse strutture ed aziende per un valore complessivo di oltre 800.000 euro, mentre alimenti per un valore di circa 235.000 euro sono stati sequestrati e distrutti. Le sanzioni amministrative comminate hanno raggiunto un totale di 65.000 euro.
Gravi irregolarità nella produzione di pasta e piadine
Nel corso delle ispezioni, particolare attenzione è stata rivolta a un pastificio in provincia di Ferrara, dove sono stati trovati ratti nella torretta di stoccaggio delle semole. Inoltre, su due linee di produzione è stata riscontrata la presenza di ruggine, elemento assolutamente non conforme agli standard di produzione alimentare. A seguito di queste scoperte, sono stati sequestrati circa 21.600 chili di pasta di grano duro, conservata in condizioni inadeguate.
In provincia di Bologna, un’azienda che produce piadine è stata sospesa a causa della sporcizia degli ambienti e della presenza di animali domestici liberi di muoversi nelle aree produttive. Questa situazione di incuria e mancato rispetto delle norme igieniche rappresenta un serio rischio per la sicurezza alimentare dei consumatori.
Sequestri e sospensioni anche nel settore dei panificati e della pasticceria
Nel Ravennate, i controlli effettuati in un’industria attiva nella produzione di panificati hanno evidenziato una promiscuità di stoccaggio di prodotti chimici e alimentari, con il sequestro di 3.000 kg tra materie prime scadute e semilavorati anonimi. Questa situazione potrebbe causare contaminazioni crociate e rappresenta un grave rischio per la salute pubblica.
In provincia di Rimini, un laboratorio di pasticceria è stato al centro di un’ispezione che ha portato al sequestro di circa 150 kg di prodotti dolciari scaduti, tra cui cioccolato, coloranti e frutta secca. Inoltre, è stata scoperta l’attività di un laboratorio per la produzione di gastronomia fresca e congelata, con assegnazione arbitraria delle date di scadenza, senza alcun rispetto per le norme sulla sicurezza alimentare.
La situazione emersa da questi controlli evidenzia la necessità di un maggior rispetto delle normative in materia di igiene e sicurezza alimentare da parte delle aziende del settore. La presenza di ingredienti scaduti, la contaminazione degli ambienti di produzione e la mancata separazione tra sostanze chimiche e alimenti sono solo alcuni degli aspetti che richiedono una maggiore attenzione e responsabilità. Il lavoro dei Carabinieri del Nas si conferma essenziale per la tutela della salute pubblica, garantendo che le norme vengano rispettate e che i consumatori possano godere di prodotti sicuri e di qualità.