“È il Navalny italiano”, la difesa di Roberto Vannacci
Giuseppe Cruciani, noto giornalista, ha recentemente difeso il generale Roberto Vannacci definendolo come “il Navalny italiano”. Questa affermazione è stata resa durante l’ultima puntata de La Zanzara su Radio 24. Cruciani ha espresso il suo sconcerto riguardo alla situazione del generale, sospeso con stipendio dimezzato dal ministero della Difesa per avere espresso le proprie opinioni nel libro Il mondo al contrario.
La difesa di Cruciani
Secondo Cruciani, la reazione alla vicenda di Vannacci dovrebbe essere di ribellione: “Quello che abbiamo sentito in queste ore dovrebbe meritare una ribellione”. Il giornalista ha sottolineato di non avere legami stretti con il generale, ma di averne solo stima per il coraggio dimostrato nel manifestare le proprie idee, nonostante ciò abbia causato imbarazzo alle forze armate. Cruciani ha evidenziato che l’accusa di istigazione all’odio razziale contro Vannacci era ridicola e rappresentava un attacco alla libertà di espressione.
La situazione del generale Vannacci
Cruciani ha paragonato la vicenda di Roberto Vannacci a quella del dissidente russo Alexei Navalny, sottolineando la somiglianza nel coraggio di esprimere le proprie opinioni. Ha affermato: “Sembra una specie di Navalny italiano. Lo so che è un’esagerazione, ma che ha fatto alla fine sto signore? Ha detto quello che pensa.”
Il generale Vannacci ha subito conseguenze pesanti per aver espresso le sue opinioni, vedendosi sospeso e il suo stipendio dimezzato. Cruciani ha criticato aspramente questa decisione, definendola un’accusa infondata e un attacco alla libertà di espressione. Ha invitato alla solidarietà e alla reazione di fronte a un’accadimento che considera ingiusto e pericoloso.