Dopo la vittoria in Sardegna, il centrodestra teme l’effetto domino
Fra due settimane si vota nella Regione governata dal fedelissimo meloniano Marsilio, contro di lui una coalizione ampia che va dai rossoverdi ai centristi. E all’orizzonte ci sono la sfida lucana e cinque capoluoghi, da Bari a Firenze. Il clima politico italiano è teso e carico di aspettative in vista delle imminenti elezioni regionali. La recente vittoria del centrosinistra in Sardegna ha scosso il centrodestra, facendogli temere un effetto domino che potrebbe compromettere i risultati futuri. Il Governatore Marsilio, esponente di spicco del centrodestra nella Regione, si trova ad affrontare una coalizione eterogenea che va dai rossoverdi ai centristi, mettendo a rischio la sua stabilità politica.Ora nel centrodestra si teme l’effetto domino. Dopo la vittoria del centrosinistra (moderati esclusi) in Sardegna, nella maggioranza il timore di un’altra disfatta si fa sempre più concreto. I prossimi appuntamenti elettorali sono vicinissimi: in Abruzzo si vota il 10 marzo, in Basilicata si va alle urne il 21 e il 22 aprile. Poi sarà la volta dell’election day con Europee, Piemonte e più di 3.000. Le elezioni imminenti in Abruzzo e Basilicata rappresentano una prova cruciale per il centrodestra, che cerca di arginare la marea avversaria dopo lo scossone della vittoria in Sardegna. I prossimi mesi saranno intensi e decisivi per la politica italiana, con un election day che coinvolgerà diverse regioni e un numero significativo di elettori. Il rischio di un’ulteriore sconfitta potrebbe destabilizzare ulteriormente il panorama politico nazionale, mettendo in discussione le strategie future del centrodestra.