Le tensioni tra Cina e Taiwan: un braccio di ferro per l’unificazione
La Cina e Taiwan si trovano in una fase critica delle loro relazioni, con Pechino che intensifica le pressioni sull’isola per accettare l’unificazione. Il funzionario cinese Wang Huning ha dichiarato la necessità di “combattere risolutamente il separatismo e l’indipendenza di Taipei”, ponendo l’accento sull’unificazione con la Cina. Queste dichiarazioni riflettono una crescente determinazione da parte di Pechino nel promuovere l’agenda dell’unificazione, specialmente dopo la vittoria del “pericoloso separatista” Lai Ching-te nelle elezioni presidenziali.
La storia complicata tra Cina e Taiwan risale alla guerra civile del 1949, con Pechino che rivendica l’isola come parte integrante del suo territorio e minaccia l’uso della forza per riappropriarsene. Negli ultimi anni, la retorica e le attività militari si sono intensificate da entrambe le parti, con esercitazioni navali cinesi nelle vicinanze di Taiwan e incursioni nelle “linee mediane” marittime. La postura assertiva di Xi Jinping nei confronti di Biden durante il bilaterale di San Francisco ha evidenziato ulteriormente le tensioni esistenti.
Implicazioni economiche di un possibile conflitto tra Cina e Taiwan
Un conflitto armato tra Cina e Taiwan avrebbe conseguenze economiche catastrofiche a livello globale. I settori chiave dell’industria tecnologica, con Taiwan che detiene una posizione dominante nella produzione di chip essenziali per vari dispositivi, verrebbero gravemente colpiti. Le stime indicano che un conflitto militare potrebbe ridurre il PIL cinese del 25-35% e quello americano del 5-10%, con un impatto significativo sul commercio internazionale e sulle catene di approvvigionamento.
Il Rhodium Group prevede che un blocco dell’approvvigionamento di chip per un anno potrebbe causare perdite fino a 1,6 trilioni di dollari nel settore high tech. Inoltre, eventuali sanzioni internazionali imposte dal G7 alle istituzioni finanziarie cinesi potrebbero bloccare flussi commerciali e finanziari per miliardi di dollari. Considerando tali scenari, è evidente che un conflitto per Taiwan non sarebbe nell’interesse né della Cina né degli Stati Uniti, date le conseguenze disastrose che si profilano all’orizzonte.
Le tensioni tra Cina e Taiwan rappresentano una sfida geopolitica di vasta portata, con implicazioni che vanno ben oltre i confini regionali. Mentre entrambe le parti sembrano prepararsi a scenari di conflitto, è imperativo per la comunità internazionale lavorare per prevenire una escalation che potrebbe portare a risultati devastanti su scala globale.