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Tennista italiano multato e squalificato per 15 mesi
Andrea Rita, il tennista italiano ventitreenne, è stato squalificato per un periodo di 15 mesi a seguito delle sue azioni scorrette legate al mondo delle scommesse e della corruzione nel tennis. Rita ha ammesso di aver violato il Tennis Anti-Corruption Program (TACP) in quattro occasioni tra il 2018 e il 2020, ammettendo di aver scommesso su incontri tennistici e di non aver segnalato i tentativi di corruzione alle autorità competenti. Queste rivelazioni hanno portato a conseguenze significative per il giocatore.
Sanzione pecuniaria e collaborazione con l’ITIA
In aggiunta alla sospensione, a Rita è stata inflitta una multa di cinque mila dollari, di cui ben quattromila sono stati sospesi. Il tennista italiano ha accettato pienamente la sanzione disciplinare, dimostrando cooperazione con l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) e decidendo di non presentare alcun ricorso contro la decisione presa. La sua ammissione e collaborazione hanno giocato un ruolo determinante nella definizione delle misure disciplinari adottate nei suoi confronti.
Andrea Rita si trova attualmente nel periodo di ineleggibilità che è iniziato il 26 gennaio. Questa decisione comporta che il tennista italiano non potrà partecipare a nessun evento tennistico ufficiale fino al 25 aprile 2025. Durante il periodo di squalifica, a Rita è vietato sia giocare che allenare, partecipare a qualsiasi torneo sotto l’egida delle principali organizzazioni del tennis come ATP, ITF, WTA e le quattro federazioni che gestiscono i tornei del Grande Slam. La sanzione disciplinare si estende anche agli eventi organizzati da qualsiasi altra federazione nazionale, imponendo così restrizioni significative alla partecipazione di Rita nel mondo del tennis.