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Indagini sulla Maldarizzi Automotive: Coinvolgimento di Lovreglio e Legami con il Clan Parisi
Bari, Maldarizzi automotive in amministrazione giudiziaria: Un’indagine della Dda di Bari ha portato alla luce legami sospetti tra la concessionaria Maldarizzi Automotive e il clan Parisi. Il Tribunale ha rivelato che Tommaso Lovreglio, nipote di Tommy Parisi, avrebbe avuto un ruolo significativo all’interno dell’azienda, utilizzando intestatari fittizi e collaborando strettamente con la società. Lovreglio, secondo l’ipotesi investigativa, avrebbe facilitato la gestione dei crediti e delle transazioni, dimostrando abilità criminale senza ricorrere a minacce dirette.
Le indagini della polizia hanno confermato la presenza costante di Lovreglio presso la sede della concessionaria, dove sembrava essere coinvolto attivamente nelle attività di vendita. Parallelamente al suo impiego presso Amtab, Lovreglio ha intrattenuto un rapporto autonomo con diverse aziende, inclusa la Millenia, ora Maldarizzi. Anche la moglie di Lovreglio è stata coinvolta con la Millenia come collaboratrice autonoma, pur rimanendo dipendente di un panificio a Triggiano. La figura di Lovreglio sembra essere stata ritenuta di rilievo all’interno della struttura aziendale, come confermato da una fonte confidenziale della Polizia.
Il Ruolo di Lovreglio e i Legami con il Clan Parisi
Il Tribunale ha evidenziato come il coinvolgimento di Lovreglio nella Maldarizzi Automotive abbia favorito gli interessi del clan Parisi, portando vantaggi economici significativi agli associati. Le esigenze finanziarie di Lovreglio sembrano essere strettamente legate alle necessità del consorzio mafioso, compreso il tenore di vita lussuoso di Tommaso Parisi, figlio di Savinuccio. Lovreglio stesso ha rivelato dettagli significativi sul suo rapporto con il titolare del gruppo Maldarizzi, sottolineando la sua influenza all’interno dell’azienda e vantandosi del controllo esercitato.
In un’intercettazione, Lovreglio si descrive come il ‘padrone’ dell’azienda, enfatizzando il suo ruolo dominante e l’autorità esercitata senza l’uso diretto di minacce o coercizioni. La sua presunta influenza si estenderebbe anche alla gestione del quartiere e dei rapporti commerciali, evidenziando un atteggiamento di potere e controllo. Lovreglio si vanta della fiducia e della credibilità guadagnate nel tempo, sottolineando la sua posizione di leadership e autorità all’interno dell’ambiente lavorativo.