Jannik Sinner domina van de Zandschulp a Rotterdam
Jannik Sinner ha letteralmente devastato Botic van de Zandschulp al primo turno del torneo di Rotterdam, con un netto doppio 6-3 che conferma la sua forma smagliante. L’olandese van de Zandschulp, sconfitto anche agli Australian Open, ammette: “Non giocare i tornei dove gioca Sinner.” Sembra che il giovane olandese abbia trovato in Sinner un vero incubo sul campo da tennis, con il quale ha dovuto confrontarsi sia a Melbourne che a Rotterdam, senza riuscire a strappargli neanche un set.
Van de Zandschulp, dopo la sconfitta, ha dichiarato: “Speravo che dopo il titolo all’Australian Open si prendesse una pausa qui al primo turno, ma non è stato così. Forse avrei potuto fare meno errori, ma penso che te lo imponga anche lui. Ha semplicemente giocato troppo bene. Penso che se vuoi battere un ragazzo così, lui deve avere una brutta giornata e io devo averne una buona.” Sinner, con la sua determinazione e il suo gioco impeccabile, si conferma come uno dei talenti emergenti nel mondo del tennis, dimostrando una maturità agonistica sorprendente per la sua giovane età.
La marcia trionfale di Jannik Sinner nel 2024
In meno di un’ora e mezza, Sinner è riuscito a superare van de Zandschulp, dimostrando di non aver subito alcun indebolimento dopo la vittoria agli Australian Open. La sua scelta di rimanere concentrato sulle competizioni e di evitare distrazioni come Sanremo sembra aver pagato proficuamente. Sul cemento indoor di Rotterdam, il numero 4 del ranking mondiale ha mostrato un tennis di altissimo livello, con un approccio mentale da vero campione, in linea con i migliori giocatori come Medvedev, Alcaraz e Djokovic.
Il 2024 si prospetta come un anno straordinario per il giovane talento di San Candido, che al momento vanta un record perfetto di 10 vittorie su 10 partite disputate, includendo anche i due match d’esibizione al Kooyong Classic. Con un tale inizio di stagione, Sinner si conferma come una delle promesse più brillanti del tennis internazionale, pronta a sfidare e a superare i grandi nomi della disciplina.