La Pasqua: una festività mobile e ricca di tradizioni
Il 14 febbraio è una data che, oltre a essere nota come San Valentino, quest’anno coincide con un’altra importante ricorrenza: il mercoledì delle Ceneri, che segna l’avvio della Quaresima, un periodo di 40 giorni che precede la Pasqua. A differenza delle festività fisse come il Natale, il giorno di Pasqua varia di anno in anno. Nel 2024, ad esempio, la Pasqua ricorre il 31 marzo, classificandosi come Pasqua bassa, essendo compresa tra il 22 marzo e il 2 aprile. Questa festività, che celebra la resurrezione di Gesù, è mobile e non segue un calendario fisso come altre celebrazioni cristiane.
Le differenze tra la Pasqua cristiana e quella ortodossa
La data della Pasqua cristiana è determinata seguendo il calendario lunare, il che la rende una festività sempre variabile. Si festeggia la prima domenica successiva alla prima luna piena che segue l’equinozio di primavera, generalmente tra il 22 marzo e il 25 aprile. Tuttavia, esistono discrepanze tra la data della Pasqua celebrata dai cristiani e quella osservata dagli ortodossi, presenti principalmente in paesi come Bulgaria, Grecia, Russia, e altri. Questi ultimi festeggeranno la Pasqua il 5 maggio, seguendo il calendario giuliano anziché quello gregoriano. Per loro, la Pasqua è la domenica successiva alla prima nuova luna dopo l’equinozio di primavera, con la domenica precedente nota come domenica dei Salici, corrispondente alla domenica delle Palme cristiana.
I calendari scolastici subiscono delle variazioni durante il periodo pasquale, offrendo agli studenti alcuni giorni di chiusura. Tuttavia, la decisione di sospendere le lezioni e per quanti giorni spetta alle singole regioni, che possono adottare regolamenti diversi in merito. Per l’anno in corso, tutte le regioni italiane, compresa la provincia autonoma di Bolzano, hanno optato per la chiusura delle scuole dal 28 marzo al 2 aprile, permettendo agli studenti di godere di una breve pausa durante le festività pasquali.
Simboli e tradizioni pasquali in Italia
La Pasqua in Italia è tradizionalmente associata al simbolismo di specifici cibi e consuetudini. Dall’estremo nord al sud della penisola, è consuetudine scambiarsi uova di cioccolato, un gesto apprezzato sia dai più piccoli che dagli adulti. Oltre alle uova di cioccolato, altre pietanze tipiche consumate durante questo periodo sono l’agnello e la colomba. Ognuno di questi alimenti porta con sé un significato simbolico profondo: l’uovo simboleggia la fertilità e la rinascita, la colomba rappresenta la vita eterna e la resurrezione, mentre l’agnello è associato al sacrificio di Gesù per l’umanità.
Benché la Pasqua sia caratterizzata da festeggiamenti e tradizioni culinarie, i 40 giorni che precedono questa festività sono invece segnati dalla pratica del digiuno quaresimale. Durante questo periodo, i fedeli sono chiamati a consumare un solo pasto completo al giorno e a evitare il consumo di carne, a partire proprio dal mercoledì delle Ceneri. La fine delle celebrazioni pasquali è contrassegnata dal tradizionale pic-nic di Pasquetta, che ricorre il lunedì dell’Angelo e fa riferimento al momento in cui l’angelo annunciò la resurrezione di Gesù alle donne giunte al sepolcro.