Mutui e manipolazione dell’Euribor: richieste di rimborso in aumento
Lo scorso dicembre la Corte di Cassazione, in seguito all’indagine sul caso AT. 39914 avviata dall’Antitrust Ue, ha confermato che tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 l’Euribor è stato influenzato da accordi tra importanti istituti bancari come Barclays Bank, Deutsche Bank, Société Générale e Royal Bank of Scotland. Queste banche hanno ammesso le proprie responsabilità, portando alla nullità di contratti basati su tali tassi e aprendo la strada a richieste di risarcimento per tutti i contratti stipulati in quel periodo.
Ordinanze di rimborso e ricalcolo degli interessi
Le prime decisioni di rimborso non si sono fatte attendere dopo la sentenza della Cassazione. La Corte d’Appello di Trieste ha emesso un’ordinanza che ha applicato la nullità stabilita dall’Antitrust Ue e successivamente confermata dalla Cassazione. In particolare, nel caso Alba Leasing è stato disposto il ricalcolo degli interessi da parte di un consulente tecnico, basato sui tassi di interesse legali dell’epoca, compresi tra il 2,5% e il 3%. L’udienza successiva su questo caso è fissata per il 28 febbraio.
Un altro caso simile è stato riscontrato ad Olbia, dove già prima della pronuncia della Cassazione era stato nominato un consulente tecnico per ricalcolare gli interessi su un finanziamento del Banco di Sardegna. Questi precedenti aprono la strada a chi desidera intraprendere azioni legali per richiedere un ricalcolo degli interessi nei mutui legati all’Euribor manipolato. La sentenza dell’Antitrust Ue costituisce una prova cruciale dell’esistenza di un cartello per la manipolazione dei tassi di interesse, semplificando così le procedure legali per i ricorsi.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il potenziale valore recuperabile dai mutui a tasso variabile oscilla tra i 13.5 e i 16 miliardi di euro per i contratti stipulati tra il 1999 e il 2008. Per ridurre i costi legali e facilitare l’accesso alla giustizia per un numero maggiore di persone, sono state avviate cause cumulative promosse da associazioni dei consumatori e studi legali. Questo meccanismo collettivo offre la possibilità a un vasto pubblico di intraprendere azioni legali per ottenere giustizia in merito alla manipolazione dell’Euribor.