Medioriente: Analisi della politologa Lina Khatib sulle Strategie USA
La politologa Lina Khatib offre un’analisi critica sulle strategie degli Stati Uniti nel contesto del conflitto mediorientale. Secondo Khatib, gli USA mancano di una ‘strategia d’insieme’ per affrontare la complessità della situazione. In particolare, sottolinea che Washington non sta sufficientemente promuovendo il processo di pace israelo-palestinese e non ha una chiara strategia per gestire le milizie filoiraniane coinvolte nel conflitto. Questo approccio frammentario rischia di trascurare il quadro generale, che include non solo il conflitto israelo-palestinese ma anche le implicazioni regionali legate agli interventi iraniani e alla destabilizzazione in Medio Oriente.
Incertezze e Tensioni Regionali
Le azioni militari angloamericane nell’area sollevano interrogativi sul rischio di una possibile escalation. Secondo Khatib, sia l’Iran che gli Stati Uniti evitano un coinvolgimento diretto in un conflitto su vasta scala. Tuttavia, Teheran e le milizie filoiraniane sembrano sfruttare il conflitto attuale per perseguire obiettivi legati alle dinamiche interne di Paesi come Siria e Iraq. Mentre le milizie prendono di mira obiettivi americani per spingere gli USA a ritirarsi dall’Iraq, Washington risponde con attacchi mirati per inviare un segnale senza scatenare una guerra aperta. Questa situazione di attacchi limitati da entrambe le parti non sembra al momento portare a una conflittualità diretta tra Iran e Stati Uniti.
Le Divisioni interne in Hamas e il ruolo degli Attori Chiave
Un’altra questione chiave riguarda le divisioni interne all’interno di Hamas. Mentre i leader del movimento all’estero, residenti in Qatar, sembrano favorevoli a un approccio diplomatico, la leadership militare a Gaza manifesta un’opinione opposta, orientata verso una continuazione della campagna militare contro Israele. Questa mancanza di coesione interna all’interno di Hamas rappresenta un ostacolo significativo per la costruzione di una soluzione duratura sulla base degli accordi già in essere.
Il ruolo degli Stati Uniti nel Medio Oriente e le prospettive future
Nonostante le complessità e le tensioni presenti, Lina Khatib sottolinea che solo gli Stati Uniti possono avere un impatto significativo sulla stabilità e sicurezza della regione mediorientale. Tuttavia, in un anno elettorale, gli USA sembrano incapaci di investire adeguatamente in iniziative diplomatiche nella regione. Questo atteggiamento sembra in linea con la tendenza dell’amministrazione precedente, caratterizzata da un generale disimpegno e una ridotta attenzione al Medio Oriente nella lista delle priorità della politica estera statunitense.