Giornalisti in Piazza a Palermo Contro la Legge Bavaglio
I giornalisti siciliani si preparano a scendere in piazza per protestare contro la cosiddetta legge bavaglio, un’iniziativa che si terrà domani alle 11:30 di fronte al cinema Rouge e Noir in piazza Verdi a Palermo. La manifestazione vedrà la partecipazione dei direttori dei giornali siciliani, dei rappresentanti dei comitati di redazione e delle segreterie provinciali di Assostampa in Sicilia. Numerosi cronisti hanno annunciato il loro intervento, consapevoli delle sfide quotidiane che affrontano nel garantire un’informazione corretta, in particolare riguardo alla cronaca nera e giudiziaria.
Hanno assicurato la loro presenza anche personalità del calibro dell’attore Salvo Piparo e della drammaturga Lina Prosa, insieme a rappresentanti sindacali e di varie associazioni attive nel settore sociale. La mobilitazione prende forma in risposta a una situazione critica evidenziata dal segretario regionale Giuseppe Rizzuto, il quale ha sottolineato come le opportunità di controllo democratico in Italia si stiano progressivamente restringendo.
In un articolo sul sito di Assostampa Sicilia.it, Rizzuto ha dichiarato: ‘L’associazione siciliana della stampa, insieme alla Federazione nazionale della stampa, lancia l’allarme perché in Italia le opportunità di controllo democratico si stanno restringendo. E non è qualcosa che riguarda solo l’attuale governo o un fronte politico.’
Una Critica alla Limitazione della Libertà d’Informazione
La legislazione, afferma Rizzuto, ha via via limitato la libertà d’informazione, nascondendo dietro a varie giustificazioni l’insofferenza per la libertà d’espressione. ‘Dà sempre più fastidio il dibattito critico. Preoccupano meno le fake news che invece, fuori dei circuiti della comunicazione professionale, si diffondono senza limiti e senza alcun intervento legislativo. Noi giornalisti non ci stiamo.’ La mobilitazione dei giornalisti siciliani, dunque, va oltre l’ambito locale, evidenziando una preoccupazione diffusa riguardo alla limitazione della libertà di stampa che si riflette a livello nazionale.
La presenza annunciata di figure di spicco come Salvo Piparo e Lina Prosa sottolinea l’importanza e il sostegno trasversale che questa causa ha tra diversi settori della società. La protesta si configura non solo come difesa della categoria giornalistica, ma come un atto di resistenza contro un trend che potrebbe minare i fondamenti stessi della democrazia e della libertà d’informazione. In un momento in cui la disinformazione dilaga, la voce dei giornalisti si erge come baluardo cruciale per garantire la trasparenza e la verità in un contesto mediatico sempre più complesso.