Esorcismo e omicidio a Palermo: l’orrore della villetta di Altavilla Milicia
Esorcismo, violenza e morte hanno segnato la strage nella villetta di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Una coppia, insieme ad un complice, avrebbe compiuto un rito macabro che ha portato alla morte della moglie e dei figli dell’uomo. Secondo il racconto del fratello di una delle vittime, Antonella Salamone, il terribile evento è stato motivato da credenze sul possesso demoniaco: “Dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote, che dovevano essere bruciati e sepolti i demoni, noi pensavano in modo figurato.” Le indagini della Procura di Termini Imerese stanno cercando di ricostruire nei dettagli quanto accaduto.
Le accuse e la difesa degli indagati
Il reato di omicidio plurimo viene contestato alla coppia e al presunto complice, con l’accusa di aver partecipato all’esorcismo che ha portato alla morte della famiglia. L’avvocato che assiste i due indagati afferma: “Sono sconvolti e si professano innocenti. Attendiamo la convalida ma ci sono degli spunti per indagini difensive.” La dinamica del rito, protrattosi per almeno 10 giorni, è stata descritta come una “scena agghiacciante, di ferocia inaudita” da chi ha avuto modo di entrare nella villetta. Giovanni Barreca, il marito, si è costituito dopo aver chiamato i carabinieri, rivelando il proprio coinvolgimento nei delitti.
La terribile scoperta e gli aspetti sconvolgenti del crimine
La tragica vicenda ha visto come vittime la moglie e i figli della famiglia, con la presunta sequenza degli omicidi che ha coinvolto prima la moglie Antonella Salamone. I corpi carbonizzati sono stati ritrovati nel giardino della villetta, testimoniando la violenza dello scempio commesso. I figli, Kevin ed Emanuel, sono stati i protagonisti successivi del rito di purificazione, subendo atroci sofferenze prima di perdere la vita. Il figlio maggiore, sedicenne, è stato ritrovato incatenato e con segni evidenti di violenza. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha salvato la terza figlia, non ritenuta posseduta dagli esorcisti.Le indagini continuano per chiarire la dinamica del crimine e l’eventuale coinvolgimento di altre persone nel rito. Si ipotizza la formazione di una setta religiosa deviata, originatasi da una comunità evangelica, che avrebbe trovato terreno fertile nella villetta di Altavilla Milicia per compiere gesti estremi e violenti. La comunità locale è sconvolta da quanto accaduto, mentre le autorità cercano di fare luce su un evento che ha scosso profondamente la tranquillità di Palermo e dei suoi abitanti.