Tragedia a Cisterna di Latina: il duplice omicidio e la fuga di Desyrée
Cristian Sodano ha scosso l’opinione pubblica con un duplice omicidio a Cisterna di Latina, coinvolgendo Renée Amato e Nicoletta Zomparelli, madre e sorella della sua ex compagna, Desyrée Amato. La dinamica del delitto, però, ha rivelato contorni ancora più agghiaccianti di quanto si potesse immaginare inizialmente.
Sodano, dopo aver compiuto gli omicidi, si è lanciato in un’implacabile caccia alla giovane Desyrée. La ragazza, con coraggio e lucidità, è riuscita a sfuggire alla furia omicida del suo ex, nascondendosi dapprima in bagno mentre lui tentava di sfondare la porta a calci. La fuga è proseguita fino alla camera da letto della sorella e, infine, attraverso la finestra, mentre Sodano continuava imperterrito la sua caccia armato di pistola.
La fuga disperata di Desyrée Amato
Desyrée è riuscita a eludere la morte nascondendosi dietro una legnaia nel giardino di casa, dopo aver udito i colpi di pistola che hanno segnato la fine di Renée e Nicoletta. L’orrore e la disperazione hanno spinto la giovane a cercare salvezza tra i campi, attraversando un varco nella recinzione della villetta. La sua fuga è stata interrotta solo quando è stata trovata in stato confusionale in un distributore di benzina poco distante dalla scena del delitto.
Cristian Sodano è stato sottoposto a un lungo interrogatorio notturno dal procuratore Valerio De Luca, confermando la sua responsabilità nei due omicidi. L’uomo ha dichiarato di aver sparato a causa di “motivi sentimentali” legati a un litigio con Desyrée. La confessione di Sodano alle forze dell’ordine ha rivelato dettagli agghiaccianti sullo svolgimento dei fatti, con la pistola d’ordinanza come muto testimone di un’escalation di violenza inaudita.