Pensionamenti scuola: 31mila dal 1° settembre
Nel panorama della scuola italiana, si prospetta un importante cambiamento a partire dal 1° settembre: ben 31mila persone lasceranno il servizio, di cui 21.322 sono docenti. Questi dati sono stati resi noti dal Ministero, che ha condiviso queste informazioni con le organizzazioni sindacali. Tuttavia, va sottolineato che questi numeri non considerano le verifiche in corso da parte dell’INPS per accertare se i requisiti per la pensione siano effettivamente soddisfatti dai soggetti interessati.
Novità introdotte dalla legge di bilancio 2024
La legge di bilancio per il 2024 apporta modifiche significative che potrebbero portare ad ulteriori cessazioni dal servizio. Si prevede, infatti, un innalzamento dell’età anagrafica minima per accedere alla pensione a 63 anni e 5 mesi. Le condizioni per poter usufruire di questo beneficio riguardano i lavoratori dipendenti che svolgono attività gravose, come nel caso dei docenti di scuola dell’infanzia e primaria. Coloro che soddisfano i requisiti entro la fine del 2023 potranno presentare istanze cartacee di dimissioni entro il 31 agosto 2024.
Opzione donna e Ape sociale: le tempistiche e le modalità
La circolare emanata in merito chiarisce che le lavoratrici che hanno precedentemente richiesto la cessazione per opzione donna, ottenendo l’approvazione per l’accesso alla pensione, possono presentare domanda anche per l’APE sociale entro il 31 marzo 2024. Questa possibilità, nota come ‘1° scrutinio 2024’, consente alle interessate di rinunciare alla richiesta di pensionamento per l’opzione donna, nel caso in cui abbiano già avanzato tale richiesta e intendano optare per l’APE sociale. È fondamentale comunicare tempestivamente la rinuncia alla struttura territoriale competente dell’INPS una volta ottenuto il riconoscimento del diritto.