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Attesa per la Fed: mercati in calo nel giorno della decisione sui tassi
Le Borse di oggi mostrano segni di incertezza, con i mercati finanziari che trattengono il fiato in vista delle decisioni della Federal Reserve statunitense. Gli occhi degli investitori sono puntati sulle conclusioni del meeting di politica monetaria, con la banca centrale Usa che dovrebbe mantenere invariati i tassi di interesse, ma con grande attesa per le dichiarazioni del presidente Jerome Powell.
Il panorama borsistico è caratterizzato da un clima di tensione, con un generale orientamento al ribasso nei listini in anticipazione dell’evento clou della settimana. Particolarmente colpite sono state le piazze asiatiche, con Hong Kong che chiude ai minimi da inizio 2009, mentre a Tokyo si è registrato un rialzo dello 0,61%.
Prestazioni contrastanti sui mercati europei
Le Borse europee, dal canto loro, mostrano performance miste. Dopo un avvio positivo grazie agli echi di Wall Street, i listini hanno perso slancio. Se da una parte Londra e Parigi segnano rispettivamente +0,2%, e Madrid +0,7%, dall’altra Francoforte si muove in controtendenza con un -0,1%. A Milano, l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,6% grazie anche alle performance del comparto bancario.
Il settore immobiliare (+0,7%) e le utility (+0,6%) si rivelano tra i più solidi, sostenuti da una salita del prezzo del gas a 29,7 euro al megawattora. Anche le banche e le assicurazioni registrano guadagni, in attesa dei risultati finanziari e sulla scia di aspettative riguardo a possibili ricavi maggiori in caso di un posticipo nel taglio dei tassi.
Wall Street: attenzione focalizzata sui colossi della tecnologia
A Wall Street l’andamento è altalenante. Il Dow Jones apre in lieve rialzo, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano cali. Particolarmente sotto pressione il settore tecnologico, con le proiezioni di Alphabet, che crolla del 5,4% dopo vendite pubblicitarie sotto le aspettative, e Microsoft, che pur guadagnando l’1,3% a seguito di buoni risultati trimestrali, prevede un aumento dei costi per lo sviluppo di nuove funzionalità di intelligenza artificiale.
Questi annunci hanno generato nervosismo tra gli investitori, che temono che l’incremento dei costi possa influenzare negativamente i margini di profitto, nonostante i prodotti generativi basati su IA siano ben accolti dai clienti.
Macro Indicatori economici e prospettive di mercato
Il contesto macroeconomico presenta segnali contrastanti. Nei Stati Uniti, la creazione di posti di lavoro nel settore privato a gennaio è stata inferiore alle aspettative, con un rallentamento nella crescita dei salari, secondo il sondaggio ADp/Stanford Lab. L’inflazione ha mostrato un rallentamento sia in Germania che in Francia, con la prima che registra il tasso più basso da giugno 2021 e la seconda che segna un 3,1% su base annua.
Inoltre, il fatturato dell’industria italiana ha mostrato una diminuzione dell’1,0%, con una contrazione sia sul mercato interno che su quello estero. Questo contesto ha influenzato negativamente anche i prezzi del petrolio, che ampliano i cali a seguito di perdite in altri asset considerati rischiosi.
Impatto della situazione cinese
La situazione in Cina ha un forte impatto sui mercati globali. L’attività manifatturiera si contrae per il quarto mese consecutivo, pesando sulle Borse asiatiche e sui prezzi del petrolio. D’altra parte, il settore dei servizi mostra segnali di ripresa, con un indice Pmi in aumento a gennaio. Nonostante le difficoltà, la Cina ha superato il Giappone divenendo il primo esportatore mondiale di automobili nel 2023, sottolineando il dinamismo del settore dei veicoli elettrici.
Al contempo, Samsung Electronics evidenzia un netto calo di utili e ricavi, segnando una frenata per uno dei più importanti produttori di chip di memoria e smartphone a livello mondiale.
Prospettive future e attesa per la Fed
Con un quadro economico così variegato, gli investitori attendono con impazienza le indicazioni che emergeranno dalla conferenza stampa di Jerome Powell. Mentre i mercati non anticipano tagli immediati ai tassi di interesse, la possibilità di interventi futuri nell’arco della primavera rimane una questione aperta. Le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve potrebbero fornire indizi più specifici in tal senso, influenzando così le strategie di investimento per i prossimi mesi.
I future di Wall Street mostrano già segnali misti in attesa delle decisioni di politica monetaria. La cautela regna sovrana, con i trader che valutano ogni singolo dato macroeconomico e i risultati aziendali, cercando di prevedere i prossimi movimenti della Fed e il loro impatto sulle dinamiche di mercato.