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Sequestrata la storica biblioteca di Capri: tra muffe e insetti, il declino di un patrimonio culturale
In uno scenario che sembrerebbe più confacente ad un racconto gotico che alla realtà di una delle isole più rinomate al mondo, la biblioteca comunale ‘Luigi Bladier’ di Capri è stata posta sotto sequestro. La decisione arriva dopo il triste ritrovamento di volumi di pregio in preda a muffe e insetti, testimoni di un abbandono non degno della loro storia.
Operazione di salvataggio culturale
L’operazione è stata condotta dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Napoli, in sinergia con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania. Quest’intervento rappresenta l’atto conclusivo di un processo avviato due anni fa, quando durante un’ispezione guidata da Gabriele Capone, le condizioni della biblioteca furono giudicate inaccettabili. La situazione riscontrata all’epoca ha messo in luce un quadro di degrado, con locali lasciati in stato di assoluto abbandono.
La biblioteca ‘Luigi Bladier’ rappresenta un punto di riferimento culturale per l’isola di Capri e per tutti gli studiosi che, negli anni, si sono avvalsi della sua collezione per le loro ricerche. Il sequestro ha così sollevato non solo questioni legate alla conservazione del patrimonio culturale ma anche riflessioni più ampie sulla gestione e valorizzazione dei beni culturali italiani.
Il declino di un simbolo culturale
Le immagini e le testimonianze dell’interno della biblioteca narrano di uno spazio tempo fa dedicato alla cultura, ora trasformato in un ambiente dove il tempo sembra essersi fermato, ma non a favore dei libri. Le pagine un tempo sfogliate da appassionati e studiosi ora giacciono sotto strati di polvere, abbandonate all’azione corrosiva di muffe e insetti. È un colpo al cuore per ogni amante dei libri e dell’erudizione, vedere come l’incuria possa ridurre al silenzio testimonianze letterarie di inestimabile valore.
La situazione di degrado non è solamente un danno per la cultura, ma rappresenta anche una perdita economica e di immagine per la comunità caprese, che vede uno dei suoi beni più preziosi sottratti alla fruizione pubblica e scientifica.
Un’azione per la cultura
Il sequestro, pur essendo una misura drastica, si presenta come una necessaria azione volta alla protezione del patrimonio culturale. È un passo verso la riappropriazione di un bene prezioso che necessita di investimenti, non solo economici ma anche umani e professionali, per il suo completo recupero.
Le istituzioni coinvolte, a partire dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale fino alla Soprintendenza, sono chiamate a un compito impegnativo ma fondamentale: quello di riportare alla luce e restituire al pubblico un patrimonio che appartiene alla collettività e che racconta una parte della storia culturale dell’Italia.
Il cammino verso il restauro
Al momento, le priorità sono il restauro dei libri danneggiati e la messa in sicurezza degli ambienti. Gli esperti dovranno operare con attenzione per salvaguardare l’integrità di ogni volume, alcuni dei quali potrebbero essere gli ultimi testimoni di edizioni rare e di grande valore storico. Il processo di restauro sarà probabilmente lungo e meticoloso, richiedendo competenze specifiche e delicate operazioni manuali.
Parallelamente, sarà necessario ripensare gli spazi della biblioteca, affinché possano nuovamente ospitare i libri in condizioni ottimali. L’obiettivo è quello di creare un ambiente che non solo preservi ma anche valorizzi il patrimonio custodito al suo interno, rendendolo accessibile e funzionale alle future generazioni di lettori e studiosi.
Questo sfortunato episodio getta luce sull’importanza di un’adeguata manutenzione e cura dei beni culturali. La prevenzione è l’aspetto chiave per evitare che situazioni simili si ripetano, non solo a Capri ma in tutta Italia, dove il patrimonio culturale è vasto e variegato.
La comunità e il futuro culturale
La reazione della comunità caprese sarà decisiva nel determinare il futuro della biblioteca. Il sostegno popolare potrebbe tradursi in un rinnovato interesse per la cultura e per la valorizzazione dei beni comuni, incentivando le autorità locali e nazionali a investire risorse adeguate nella gestione del patrimonio culturale.
La finalità è quella di ristabilire la biblioteca ‘Luigi Bladier’ come luogo di incontro, di scambio culturale e di crescita intellettuale, in cui ciascun cittadino possa riconoscersi e contribuire attivamente alla sua vitalità. Il percorso di recupero che attende la storica istituzione di Capri è impervio, ma anche carico di potenzialità e possibilità di rinnovamento.
La speranza è che questo evento possa servire da monito e da stimolo per una maggiore attenzione e cura nei confronti di tutti i tesori culturali che l’Italia possiede, per garantire che il loro valore sia trasmesso intatto alle generazioni future.